Ciò che stiamo vivendo e subendo da due anni a questa parte, vale a dire l’emergenza infinita legata al Covid-19 potrebbe altresì intendersi alla stregua di una storia infinita. Storia infinita concepita per presentare scene che ritornano sempre uguali a se stesse. Questo appare evidente in generale, se consideriamo l’andamento dell’emergenza e della sua malagestione, e appare ancora più evidente se si prende in esame la situazione odierna.

È di queste ultime ore la notizia della nuova variante detta, almeno così sul Il Sole24ore, Camerun. È stata chiamata Camerun per via della sua provenienza. Così leggiamo sul Il Sole24Ore, l’osservatore romano della globalizzazione turbocapitalistica: ” Covidarriva Camerun: cosa sappiamo della nuova variante “sorvegliata speciale”.

Proprio mentre siamo ancora impegnati ad affrontare la variante Omicron, con tutte le problematiche del caso, già si parla di una nuova variante. Ancora si sa poco di essa ma possiamo già asserire che creerà tutta una serie di problematiche che abbiamo già sperimentato. Ogni volta arriva una nuova variante che rende obsoleta la dose precedente e necessaria la dose successiva. Così via all’infinito, di variante in variante.

La costante sono però i prigionieri del lockdown cognitivo, coloro i quali non si accorgono di ciò che sta accadendo e seguitano inconsciamente a non capire che siamo nel bel mezzo di una riorganizzazione autoritaria del modo di governare le cose e le persone ma più in generale del nostro modo di abitare il mondo giacché l’emergenza infinita è divenuta ormai la nuova normalità. Ecco perché vedremo per molto tempo ancora questo andamento composto da varianti che si succedono rapidamente e da misure emergenziali che ogni volta vengono riprese e tradotte in pratiche politiche.

I più tuttavia sembrano non capire dacché sono distratti dal discorso medico scientifico, quello che presenta tutto ciò che sta accadendo come un’emergenza sanitaria spostando l’attenzione dalla questione politica, sociale ed economica che pure appare decisiva. Non siamo soltanto nel cuore di un’emergenza sanitaria ma siamo anche e soprattutto nella riorganizzazione complessiva degli assetti sociali, politici e sociali, un vero laboratorio. Stiamo non soltanto passando al transumanesimo, ma stiamo altresì transitando celermente ad un nuovo modo di governo delle cose e delle persone.

Una sorta di riorganizzazione del modo capitalistico della produzione che si sta riorganizzando in chiave autoritaria. Non soltanto il neoliberismo non ha prodotto quella cornucopia di beni e diritti che prometteva nel 1989 ma anzi si sta rapidamente ristrutturando in forma autoritaria e repressiva che usa l’emergenza infinita come metodo di governo.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro