“Michetti viene da un mondo della destra, destra, destra. Forse anche un po’ neofascista”: con queste parole pronunciate in diretta su La7 Lilli Gruber ha inquadrato (a modo suo) il candidato in ballottaggio per la poltrona di primo cittadino di Roma. Nel corso di una recente puntata di “Otto e mezzo”, la conduttrice a colloquio con il leader di Azione Carlo Calenda ha chiesto a quest’ultimo delucidazioni sugli sviluppi post voto nella Capitale. Nella discussione sulla scelta di Calenda di appoggiare Enrico Michetti o Roberto Gualtieri, la giornalista si è lanciata in una definizione che ha scatenato le polemiche.

Non è mancata la reazione dalla politica, con la Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha affidato la sua replica ai social: “Ma questa vergogna senza pari si può chiamare giornalismo?”, il commento dell’Onorevole insieme allo spezzone della trasmissione incriminata. Anche il diretto interessato, il prof. Enrico Michetti ha risposto annunciando di aver dato mandato ai legali di sporgere querela nei confronti di Lilli Gruber e La7.

Michetti ha commentato il fatto in diretta, ai microfoni di Stefano Molinari a Lavori in Corso.

“Io sono cresciuto all’oratorio. Ultimamente ho licenziato un volume, che voi conoscete, sui 12 articoli dei padri costituenti, riguardanti i diritti fondamentali dell’uomo. Ho avuto una sola tessera nella mia vita, quella della Democrazia Cristiana. Per cui sono una persona moderata, negli ultimi 30 anni ho lavorato per tutte le amministrazioni di centrodestra, di centrosinistra. Quindi questa è una notizia totalmente infondata. In trasmissione c’erano anche due persone che hanno detto ‘guardi, l’estrazione di Michetti è un’estrazione di centro, democristiana’.

È una follia. Sei disposta a dire una notizia totalmente falsa perché vuoi screditare qualcuno: è la pagina più triste del giornalismo. Ma è indice anche di un’azione ingannatoria. E poi a chi domanda perché la gente non va più a votare, non va più a votare perché dinanzi a uno spettacolo così mesto, triste, volgare… Quando tu pur di favorire un candidato sull’altro sei pronto a dichiarare la peggiore menzogna, una cosa totalmente falsa, la dice lunga sulla correttezza e la lealtà”.