Ospite nella prima puntata di Non è l’Arena, il dottor Andrea Stramezzi è stato protagonista di un confronto con l’igienista Lorenzo Pregliasco. Due medici, due professionalità su posizioni fondamentalmente diverse invitati nello studio televisivo di Massimo Giletti per dibattere sulle possibili cure efficaci contro il Covid-19. Se il confronto ha avuto il merito di scalfire la retorica dei monologhi TV fondati su una visione univoca, diverse sono state le sgrammaticature giornalistiche che hanno inficiato l’imparzialità – assolutamente inedita finora in Tv – del dibattito.

Durante la discussione appare un sottopancia sibillino, scelta probabilmente degli autori del programma: “Il dentista che dice di curare il Covid“. La grafica per presentare la figura del dottor Stramezzi è sembrata mirare a screditare la sua professionalità medica colpendone in tal modo le posizioni e dunque indebolendo agli occhi del pubblico il suo ruolo nel dibattito. Due pesi e due misure dal momento che tale “specificità” e trattamento non è stato riservato al collega Pregliasco, denominato virologo ad honorem (ma in realtà igienista, come si legge dal curriculum).
Come se non bastasse, nel corso della trasmissione è stata mandata in onda l’intervista di una donna, figlia di un ex paziente del medico Stramezzi, la quale ha criticato in modo netto il protocollo utilizzato per curare il padre mettendo in dubbio le capacità professionali del medico. Le critiche, tutte confutate da Stramezzi ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’, si scontrano inoltre contro un autentico plebiscito di centinaia di pazienti con cui invece le cure del dottore hanno funzionato a pieno, ma questo non sembra aver interessato gli autori del programma.

Autori che, a quanto pare, per titolare gli ospiti in trasmissione non si sono curati particolarmente neppure dell’opinione degli stessi come galateo giornalistico vorrebbe: “Io il sottopancia l’ho visto solo dopo la trasmissione, quando l’ho riguardata. Che senso ha questa cosa? Potevano scrivere soltanto medico“, sostiene Stramezzi, “avevo un monitor di 20 pollici a 15 metri di distanza quindi non potevo vedere il sottopancia durante la messa in onda. Non vedevo nulla, ho visto solo dopo. Per quanto riguarda l’intervista alla donna, qualcuno l’ha reclutata. Su più di 1500 pazienti che ho curato si è fatta viva solo questa signora. Non so perché l’abbia fatto, non lo so sinceramente. Mi posso porre il dubbio ma certamente ha mentito e ho dato mandato ai miei legali di trascinarla in tribunale o meno, perché chiaramente è una diffamazione“.


PER APPROFONDIRE:

Intervista a Giorgio Palù ▷ https://youtu.be/VO8RyzNhdRc