La situazione politica si interseca inevitabilmente con quanto sta accadendo in Italia a causa dell’emergenza sanitaria. DPCM, decreti legge – come quello per il Green Pass – e non solo: oggi più che mai l’esecutivo ha un potere importante nel prendere provvedimenti che hanno ripercussioni sulla vita delle persone. A far discutere moltissimo sono temi come la certificazione verde, che permette a chi è vaccinato di accedere a determinati luoghi pubblici mentre impedisce, a chi invece non ha il vaccino, di fare determinate cose come mangiare al chiuso in un ristorante.

La decisione di introdurre questa misura obbliga, in un certo senso, le persone a sottoporsi alla vaccinazione per compiere determinate azioni della vita quotidiana. Fabio Duranti, in diretta a “Un Giorno Speciale”, ha esposto la sua idea: Draghi e altri esponenti del Parlamento non hanno interesse di rispettare la volontà del popolo in quanto non sono stati eletti e non lo saranno neppure in futuro.

“Questa è una guerra. Per fortuna al momento è una guerra senza armi. Noi non abbiamo un Governo che ha un interesse nel consenso popolare. Il presidente del Consiglio attuale non è stato eletto e non deve rispondere al consenso, infatti dice cose impopolari. Lui ha lavorato da sempre come banchiere quindi quella è la sua forma mentis, non ha una cultura politica, non si preoccupa di parlare con il popolo. Draghi sta lì perché altri ce lo hanno messo. Finita questa esperienza, c’è un’alta possibilità che vada a fare il Presidente della Repubblica eletto da quelli che stanno in Parlamento, che sono stati eletti sulla base di una promessa che hanno disatteso. Anche le persone in Parlamento hanno il solo interesse di rimanere lì fino alla fine del mandato, eseguendo ordini. Se scontentano i potenti, una volta finito il mandato, sono fuori. Ci troviamo di fronte ad una situazione imbarazzante.
Il politico deve preoccuparsi di quello che accadrà dopo e quindi segue la gente e ciò che vuole il popolo: in Italia invece chi governa non ha il solo interesse del consenso. Gli altri non hanno alcun interesse, anzi, il consenso loro lo vogliono nei centri di potere.

Da europei e europeisti siamo diversi dagli altri Paesi: gli obblighi vaccinali per i sanitari, ad esempio, non esistono altrove. Ormai stanno toccando anche i bambini: diventa veramente imbarazzante. Bisogna opporsi con le regole della democrazia e del buonsenso. La grande preoccupazione per gli scienziati veri è che scavalcando ogni dettame scientifico, questi possano arrivare ad un’approvazione definitiva in tempo breve, per ottobre-novembre. Già abbiamo scoperto che molte delle risultanze di adesso sono viziate da errori. Anche le sperimentazioni devono essere fatte con dei principi e criteri mentre stiamo vedendo che le hanno sconvolte, cercando di accelerare i tempi. La cronaca ci dice altre cose: dobbiamo usare l’intelligenza e puntare sui principi fondamentali certi”.