Per le mie nuove inchieste ho intrapreso un viaggio tra gli oppositori dell’imperialismo, del globalismo, del neoliberismo, tra embarghi, colpi di Stato. Mi sono imbattuto nel Diego rivoluzionario: ho capito che i suoi nemici erano proprio i protagonisti delle mie precedenti inchieste. Non potevo credere ai miei occhi: ogni qual volta il nome di Maradona emergeva nei documenti o quando leggevo le sue gesta narrate nei documenti dei grandi leader rivoluzionari del XXI secolo. Lui, da sempre sotto la lente dei media per qualsiasi gesto, addirittura costretto a sparare con una pistola a piombini contro i giornalisti per avere privacy, ha compiuto decine di azioni molto forti a favore della causa rivoluzionaria e nessuno ce l’aveva mai raccontato. Ho sentito il bisogno ed il dovere di rendergli giustizia. Da napoletano come lui, sappiamo che lui ha ottenuto la cittadinanza onoraria, e da antimperialista convinto, non ho voluto esimermi dal raccontare queste gesta eclatanti del rivoluzionario dai capelli ricci.

Racconto scenari che hanno cercato di nascondere: è un racconto rischioso ma questa figura è emblematica della censura che subiscono certi temi, degli ostacoli che trovano coloro che si oppongono al pensiero unico, all’agenda del nuovo ordine mondiale. In questa inchiesta sto rendendo apparentemente giustizia a Maradona ma la realtà è che è lui a rendere causa a chi è vittima di censura. Ci sono cose che i media non ci diranno mai, immagini che in tv non vedremo mai: esiste un pensiero unico dominante e tutto ciò che lo mette in discussione deve essere oscurato e osteggiato. La sua vita è l’esempio più efficace. Personaggi meno noti di Maradona, sulle medesime battaglie, subiscono ogni giorno. Se sono riusciti a nascondere le verità di un uomo che viveva circondato da telecamere, possono riuscirci con chiunque. Quelle immagini sono evaporate ma avrebbero dovuto raccontare cose che i burattinai dei media non volevano venissero raccontate. Ho provato a farlo io nella mia inchiesta.

La Matrix Europea, le verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo