Domenica 4 luglio, in Austria, si è tenuto il Gran Premio che ha visto trionfare Max Verstappen, seguito da Bottas e Norris. Sugli spalti attorno alla pista circa 90 mila spettatori: a saltare all’occhio sono state proprio le condizioni del pubblico, presente senza misure di sicurezza per il Covid-19, dalle mascherine al distanziamento. A pochi metri dalla pista del Red Bull Ring e dagli spalti, invece, il paddock, nel quale erano presenti tre giornalisti di Sky Sport.

Un dettaglio non è sfuggito agli occhi dei più attenti: mentre il pubblico non indossava mascherine, i tre reporter, seppur all’aria aperta e distanti tra loro, rispettavano le misure di sicurezza più stringenti. Una scelta discussa da Fabio Duranti e Alessandro Meluzzi nel corso di ‘Un Giorno Speciale’. Il noto psichiatra ha spiegato così il proprio punto di vista.

“Ho visto delle riunioni istituzionali in cui tutti parlavano tranquillamente e poi per la foto di gruppo si mettevano la mascherina. Questa cosa non ha niente a che vedere con la realtà. Quelli che stanno facendo il reportage sono dei funzionari del potere mediatico che devono fare la loro predica, il loro ordine. Non gliene frega del virus, fanno i pedagoghi popolari. La gente cosa deve capire? La gente non capisce. Non sono fessi, sono lavoratori agli ordini, devono guadagnarsi lo stipendio del potere mass-mediatico come agenti di polizia penitenziaria, solo che fanno un lavoro meno rischioso e dignitoso. Sono agenti di polizia penitenziaria mediatica”.