Stanare i non benedetti, rendere la vita grama a chi non ha la tessera verde, lasciare a casa dal lavoro i non sottoposti al sacro siero, non garantire il servizio sanitario nazionale a quanti non si facciano benedire, andare a caccia degli eretici.
Già il loro infame lessico violento e autoritario dovrebbe indurre a respingere in toto la loro narrazione ancor prima del loro metodo di governo. I più hanno accettato irresponsabilmente l’inaccettabile: dal divieto di assemblea al coprifuoco, dalla reclusione coatta alla rinuncia agli affetti, per il semplice fatto che ad imporlo era la scienza.
Ciò che fino al giorno prima appariva come la cifra dei più spregevoli regimi novecenteschi, è stato vigliaccamente accettato, anziché essere respinto in ogni modo, solo in ragione del fatto che questa volta la violenza del potere aveva il placet del medico. Cioè solo perché era veicolata da un discorso apparentemente medico-scientifico. Eppure che il divieto di assemblea e la reclusione coatta di chi non ha commesso reati siano infami norme di un regime non democratico, resta un dato certo, a prescindere da chi lo richiede.

Facilissima previsione quella che sto per proporvi: è alla portata di chiunque non abbia rinunziato a pensare con la propria testa chiudendosi nel così in voga lockdown cognitivo. Vi diranno che per evitare le nuove chiusure e lockdown serve farsi benedire con il sacro siero e in tal guisa ottenere l’agognata tessera verde con la quale peraltro controlleranno ogni vostra attività e spostamento. Poi le chiusure pre-ordinate arriveranno comunque entro ottobre, in coerenza con la dinamica della pandemia yoyo, basata sull’alternanza infinita di fase 1 e fase 2.
Poi scaricheranno la colpa su quanti non si siano sottoposti al siero benedetto, egoisti e irresponsabili. Così oltre ad imporre i già stabiliti lockdown, scateneranno l’ennesima guerra orizzontale da che gli sciocchi, caricati a molla dalla manipolazione organizzata, riterranno davvero che la responsabilità di tutto non sia dei gruppi dominanti ma dei non benedetti dal siero.
Tutto ciò farebbe ridere se solo non facesse piangere. Lasciate che insista ancora per un istante su questo punto nevralgico. Il potere si riproduce anche in virtù delle perpetua divisione dei dominati, artatamente creata e gestita dai ceti dirigenti affinché i dominati stessi, anziché cooperare e lottare in verticale, si dividano orizzontalmente tra loro e guerreggino in infinite micro-lotte di classe all’interno della medesima.

E così dopo omosessuali e eterosessuali, uomini e donne, vegani e carnivori, arriva la nuova divisione orizzontale voluta dal potere tra sì vax e no vax. Intanto naturalmente i gruppi dominanti si sfregano le mani, gaudenti e quasi increduli al cospetto di questo ennesimo sacrificio, di questo nuovo scontro tra gli ultimi.
Ancora una volta il potere è riuscito a fare sì che si scambiassero gli amici per nemici e i nemici per amici. Chiedetevi chi è che vi divide in micro conflitti tra rossi e neri, uomini e donne, omosessuali ed eterosessuali, islamici e cristiani, atei e credenti, vegani e carnivori e ultimamente anche vaccinisti e anti-vaccinisti. Allora avrete capito cosa è realmente il potere, qual è effettivamente la sua forza e quale la sua collaudata meccanica di riproduzione. Come recita il motto latino “Vult decipiergo decipiatur”. “Il volgo vuole essere ingannato quindi venga ingannato”.
Il primo gesto da compiere per resistere all’odierno potere tecnico-morfo e pantoclasta e per procedere poi al suo rovesciamento in nome di una comunità autenticamente democratica di liberi e uguali, consiste nel respingere al mittente e quindi al potere stesso, suddette dicotomie conflittuali: sono buone solo a mantenere in vita il potere in quanto tale.
Solo se si sarà in grado di ripristinare il conflitto verticale tra basso e alto o tra servo e signore, si potranno porre le basi reali per concretizzare operativamente i doverosi desideri di migliori libertà, le sacrosante aspirazioni rivolte a ulteriorità nobilitanti e a configurazioni socio-politiche meno indecenti di quelle che stiamo nostro malgrado vivendo.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro