Vaccino come unica via di salvezza? No, ma nonostante questo rimane comunque il messaggio che da mesi sui media non ha rivali. Tanto da obbligare per decreto il personale sanitario a sottoporsi alla vaccinazione, tanto da imporlo de facto stabilendo che certe attività e spostamenti possano essere fatti solo per mezzo di un green pass.
Una condizione sulla quale il Senatore di Italexit Gianluigi Paragone da lungo tempo si esprime in assoluto dissenso e ciò sia fuori che dentro l’aula parlamentare.
È folle, secondo il Senatore, pensare che serva un pass per permettere ai cittadini di fare qualcosa che è già loro garantito dalla Costituzione: spostarsi liberamente. Eppure è ciò che sta succedendo.
In diretta a ‘Un giorno speciale’ Gianluigi Paragone non le ha mandate a dire neanche questa volta. Ecco il suo commento su vaccini, green pass e obbligo vaccinale nell’intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.
“Quando io pongo la questione di Italexit è perché io voglio uscire da una dinamica di pensiero dettata da un pensiero unico.
Sull’Europa eravamo sempre i soliti quattro gatti, cioè persone che non si accontentano di quello che dicono gli altri e studiano.
Sull’Europa dici una cosa diversa? Indice puntato. Sull’euro dici una cosa diversa? Indice puntato. Sullo strapotere dici qualcosa di diverso? Indice puntato. Su Big Pharma dici qualcosa di diverso? Indice puntato.
Ricordiamoci sempre che la logica per loro è fare profitto, non è curare le persone. Il vaccino è nella logica di un prodotto di una catena farmaceutica, di una multinazionale.
Guardate che la logica del vaccino non è diversa dalla logica di componenti chimiche che vengono messe dentro agli alimenti.
Io non ho ancora capito, al di là del vaccino, che cosa hanno da dire Aifa e Ministro della Salute. Cioè, voglio capire: oltre al vaccino c’è un farmaco o ci sono delle altre vie che si possono percorrere?
Cure domiciliari? Sì, ma attenti. Perché il loro protocollo ufficiale è ancora fermo a tachipirina e vigile attesa. Io quando mi sono fatto il Covid, mia sorella – che è medico – mi ha detto niente tachipirina, di farmi la febbre, di prendere aspirina e dopo mi sono preso l’eparina. Una sola volta, perché avevo un dolore incredibile alle articolazioni e non riuscivo a dormire, mi sono preso la tachipirina. Ma mia sorella mi ha detto “proprio se non ne puoi fare a meno”, ed è un medico.
Ora io conosco tanti altri medici che hanno creato loro la risposta da dare immediatamente, perché abbiamo smantellato la cultura oltre la rete della medicina di base, della medicina territoriale. Il vecchio pediatra immediatamente ti diceva cosa potevi avere sulla base dell’esperienza; il medico di famiglia sapeva. Ma se tu smonti non solo la rete ma anche la conoscenza della medicina di base, siamo alla fine.
loro ancora non sanno minimamente come uscirne, altrimenti non farebbero il Green Pass: guardate che il Green Pass è vergognoso, il mio Green Pass si chiama Costituzione, ma che c***o vuoi?“