Festeggiamenti e importanti ricorrenze in programma per il deputato, ma soprattutto in questa occasione, sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi. Per celebrare il suo sessantanovesimo compleanno il critico d’arte ha deciso di organizzare una serie di eventi proprio per la sua data di nascita, l’otto maggio. A partire dall’inaugurazione al Palazzo Doebbing, presso il Comune della Tuscia, della mostra dal titolo “Luci e ombre a Sutri. Da Mattia Preti a Depero”, fino alla cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Sutri conferita all’architetto Paolo Portoghesi e al tenore Andrea Bocelli.

Quest’ultimo è stato oggetti negli ultimi mesi di pesanti accuse in seguito alle sue esternazioni sul covid e le disposizioni sanitarie introdotte. Celebre l’intervento di Bocelli al convegno sull’emergenza organizzato questa estate al Senato da Vittorio Sgarbi e Armando Siri. Parole che tanto avevano fatto discutere e sulle quali Sgarbi è tornato a parlarne in diretta ai microfoni di Francesco Vergovich. Questo il suo commento a Un Giorno Speciale.

Perché il centrodestra non trova un nome per Roma?

“Perché non hanno deciso di convergere su di me. Cosa che sarebbe stata la più semplice del mondo. Per cui io farò la mia lista.
Ho parlato con Meloni, Salvini, ma evidentemente mi ritengono come diceva Berlusconi non governabile o forse troppo libero e autonomo. Mi sembrerebbe la cosa più logica che fossi contrapposto io a Raggi. Questo non lo hanno pensato e quindi stanno cercando invano. Faranno quello che vogliono. Io comunque la mia candidatura l’ho proposta e la farò in ogni caso.

D’altra parte anche la sinistra farebbe bene a convergere su Calenda, invece di andare a cercare dei nomi… Le persone autonome, ma capaci, vanno tenute in considerazione senza essere per forza dei burattini che i partiti pensano di governare.

“Bocelli maltrattato per il suo coraggio”

“Con Bocelli siamo vicini da tanti anni. Intanto sul Covid ha preso la posizione più intelligente ed è stato trattato male perché ha cercato di dire che le misure erano sbagliate. Naturalmente ci sono i malati, i contagiati e i morti, ma questo non vuol dire… Si è visto a Madrid: ha vinto la candidata che era aperturista perché tu più chiudi più morti ci sono. Quindi non è la soluzione. Al chiuso ci sono più rischi che all’aperto e quindi hanno fatto degli errori piuttosto gravi. E questo riguarda la posizione libera, autonoma e coraggiosa di Bocelli che quando l’ha presa è stato poi maltrattato da tanti, compromettendo anche il consenso che aveva avuto come tenore”.