Ancora un successo da parte del Napoli che travolge 5-1 l’Udinese nell’anticipo della terzultima giornata di campionato. 5 gol con 5 marcatori diversi (Zielinski, Fabian, Lozano, Di Lorenzo, Insigne) ma con l’uomo migliore in campo che ancora una volta è il nigeriano Osimhen: un vero tornado.

Questa ennesima larga vittoria degli azzurri fa sì che il Napoli stacchi ancora di più la Juventus non solo in termini di punti in classifica ma anche in quelli di differenza reti generale (portandosi in questo momento a +10 rispetto ai bianconeri) e portandosi di fatto in vantaggio quasi definitivo in caso di arrivo in parità in solitaria con i bianconeri.

Si può quindi dire che questa vittoria porta, di fatto, 4 punti in più in classifica per agli azzurri rispetto alla Juventus.

Il match aveva una importanza cruciale non soltanto dal punto di vista numerico ma anche, se non soprattutto, da quello psicologico.

A causa del calendario così sfalsato tra le squadre in lotta per un piazzamento in Champions League (in maniera probabilmente anche discutibile a questo punto della stagione), gli azzurri torneranno infatti in campo solo dopo che la Juventus avrà giocato entrambe le partite più difficili del proprio finale di campionato: Sassuolo-Juventus (domani sera) e Juventus-Inter (sabato prossimo).

Con i bianconeri così colpiti psicologicamente dalla fragorosa sconfitta interna subita contro il Milan, e scossi anche dalla situazione societaria tutt’altro che rosea (è di oggi la notizia della richiesta effettuata ai giocatori di posticipo del pagamento di una mensilità di stipendio), un’eventuale non vittoria del Napoli contro l’Udinese avrebbe potuto costituire quella scintilla emotiva di cui la Juventus avrebbe probabilmente avuto bisogno per provare a vincere entrambe le sfide.

La Juve invece dovrà trovare al suo interno le forze per cercare di ottenere i 6 punti con i quali riportare il Napoli temporaneamente al quinto posto in graduatoria e rimettere la pressione sugli azzurri, che assisteranno in un albergo di Firenze alla sfida del giorno prima tra Juventus e Inter (a buon intenditor… poche parole).

Vittorio de Gaetano