Una retromarcia opposta rispetto a 24 ore fa, quando Simone Inzaghi tirava dritto con la sua vettura per uscire con il sorriso dai cancelli di Villa San Sebastiano. Era tutto fatto con Lotito, mancava solo la firma del contratto che lo avrebbe confermato per altri tre anni sulla panchina della Lazio. Ma come tante altre volte è accaduto nelle storie del calciomercato, nulla è definitivo senza l’ufficialità delle due parti.

Una clamorosa svolta ha così investito oggi i tifosi biancocelesti e nerazzurri: Simone Inzaghi sarà il nuovo allenatore dell’Inter. Approfittando della sigla non ancora apposta, il club interista ha ricontattato in extremis il tecnico e il suo entourage e grazie a un’offerta irrinunciabile lo hanno strappato dalle mani laziali.

Ora Inzaghi è atteso a Milano, forse già in serata. Come si è arrivati a questo epilogo? Lo hanno ben raccontato in diretta Paolo Cericola e Fabrizio Biasin, ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari. Ecco la ricostruzione dei fatti a Lavori in Corso.

La ricostruzione vista dalla Lazio

“Eravamo rimasti ieri sera a mezzanotte quando tutti con grandi sorrisi ed esultanze hanno visto le macchine del direttore sportivo Tare, del presidente Lotito e di Simone Inzaghi andare via. Quello che poi veniva comunicato dall’interno era che c’era il rinnovo, era praticamente fatto ma non firmato. La più facile delle ricostruzioni, che però lascia il tempo che trova è che non c’erano i moduli pronti per poter metterlo nero su bianco.

La sostanza è che questa mattina, intorno a mezzogiorno, probabilmente nel leggere i giornali e approfondire la questione, Piero Ausilio si è accorto che Simone Inzaghi la firma nero su bianco non l’ha messa. E una volta che è saltato il tentativo di andare a prendere Allegri, Ausilio ha ritenuto di fare all-in su Simone Inzaghi proponendo un contratto biennale a 4.5 milioni di euro netti a stagione più un bonus di 500 mila euro, qualora l’Inter passasse il girone di qualificazione di Champions League. A quel punto Simone Inzaghi ha alzato il telefono e ha parlato con il presidente Lotito, già informato in precedenza”.

La ricostruzione vista dall’Inter

“L’Inter ieri si è trovata in una situazione non semplice perché è vero che si ragionava da giorni sull’addio di Conte, ma in realtà la speranza di tutti era quella di mettere insieme le parti. Quando invece si è arrivati alla decisione finale, Marotta si è trovato nella situazione scomoda di dover prendere un rimpiazzo all’altezza. Ieri sera Marotta ha fatto un tentativo estremo con Allegri, ma a quel punto aveva già deciso. Aveva provato con Inzaghi il giorno prima. L’Inter ha fatto questa cosa che dal suo punto di vista è una specie di salvezza in corner e dal punto di vista della Lazio lascia un po’ di rimpianti e io se fossi un tifoso della Lazio sarei abbastanza arrabbiato”.

Cericola: “Lotito letteralmente fuori dalla grazia di Dio”

“Oggi Lotito ha convocato di nuovo a Villa San Sebastiano Inzaghi e gli ha messo davanti – da quello che so – il contratto della notte scorsa, dicendogli che l’accordo era questo, adesso mantieni la tua parola. Inzaghi dalla ricostruzione che ho fatto ha cercato di prendere tempo e a quel punto Lotito letteralmente fuori dalla grazia di Dio ha chiuso il rapporto e lo ha salutato. Inzaghi è uscito da Villa San Sebastiano con Tinti, il suo procuratore, che dalle 14.00 è chiuso nella sede dell’Inter e che ovviamente lo relaziona su tutto, è andato alla stazione Termini ed è atteso a Milano in serata”.

Biasin: “Marotta tira un sospiro di sollievo”

“Io presumo che per Simone Inzaghi sarà difficile portarsi dietro alcuni suoi fedelissimi. Ma devo dire che qui a Milano trova già una rosa all’altezza. Penso che si possa accontentare di una rosa comunque super competitiva. Annuncio già in serata? Marotta ha parlato ufficialmente e ha detto ‘spero di poterlo annunciare entro stasera’. Se si espone in questa maniera sa già che Simone Inzaghi è in arrivo qui a Milano. E devo dire che tira un sospiro di sollievo, perché anche Marotta era preoccupato su quello che poteva accadere. E devo dire che puntava molto sul nome di Allegri. Marotta aveva in mente Allegri come soluzione ideale. Però ripeto Simone Inzaghi è anche un tecnico che aveva una certa pubblicità da un paio di anni. Alla fine l’Inter porta a Milano un allenatore in rampa di lancio: vedremo se sarà all’altezza”.