All’aria aperta prendere il covid è pressoché impossibile. Lo aveva chiarito uno studio del CNR con la collaborazione di Arpa Lombardia e ora lo ribadisce un’indagine dell’Health Protection Surveillance Center (HPSC), ovvero il Centro di sorveglianza per la protezione della salute irlandese.
I dati dello studio parlano chiaro: su 232.164 infezioni registrate in Irlanda fino al 24 marzo, soltanto 262 sono dovute a trasmissioni di Sars-Cov-2 all’aperto, equivalenti allo 0,1% del totale. Stare all’aria aperta rispettando il famoso metro di distanza riduce quindi la possibilità di contagiarsi al lumicino, senza necessità di indossare la mascherina.

Nonostante ciò in Italia permane l’obbligo di mascheratura, mentre il governo irlandese alla luce degli ultimi dati, riaprirà le attività all’aperto e i luoghi turistici dal 26 aprile: ben prima del 2 giugno finora solo ipotizzato in Italia dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
La Festa della Repubblica potrebbe diventare festa nazionale per ristoratori, bar, autonomi e partite Iva solo nel migliore dei casi. Per ora le notizie che filtrano restano colme di incertezza, come restano “i provvedimenti senza logica del Governo“, secondo Vittorio Sgarbi, pioniere delle proteste dei commercianti a Montecitorio.
Sentite come ha commentato la notizia a ‘Un Giorno Speciale’.

Adesso chiamo Garavaglia, ma gli ho parlato con molta insistenza dicendogli che si contrapponesse a Draghi per riaprire ad aprile, non il 2 giugno.
Il 2 giugno è esattamente il momento – l’altra volta era il 3 giugno – in cui il virus è talmente stanco che sparisce, quindi se uno deve giocare la partita che bisogna fare esattamente come l’anno scorso, cioè una specie di desistenza non perché si trovi una soluzione tra vaccino ed altro, ma perché il virus si spegne, d’accordo… Ma Garavaglia avrebbe dovuto avere più energia.

Oggi c’è un articolo importante che parla di un’inchiesta fatta in Irlanda che stabilisce che solo lo 0,1% dei contagi passa stando all’aria aperta.
L’altra volta si aprirono le attività il 3 giugno perché il virus era sparito. Non si capisce perché quest’anno il virus – che viene guardato con tanto affetto – dovrebbe essere più resistente della volta scorsa.
La mia battaglia? Ci mancherebbe altro, vedo solo persone con la mascherina all’aria aperta. In una giornata meravigliosa come questa non si capisce perché la gente si debba ammalare con l’autoriciclo del proprio respiro. Roba da pazzi.
Gli italiani sono intimiditi da comportamenti e da indicazioni di governi che dicono cose totalmente fuori dalla logica. Hai paura di una multa, quindi giri per strada con la mascherina quando non ce ne sarebbe bisogno
“.