Dalla gioia alla delusione in 45 minuti. L’incredibile serata di Manchester consegna alla Roma una pesantissima batosta, dopo aver accarezzato l’idea di essere più vicini alla finale di Europa League. Ma dall’1-2 della fine del primo tempo al 6-2 del fischio finale c’è davvero un abisso. Nel mezzo tutte le incertezze e le contraddizioni di questa squadra, emerse a causa dei colpi di Cavani&Co.

Poteva essere la partita della svolta di un’intera stagione, in senso positivo. Chissà che non diventi una svolta in negativo, tradotta nelle prossime ore con l’addio di Fonseca alla Roma. Una prospettiva idealizzata in diretta dal bomber Roberto Pruzzo, che ai microfoni di Ilario Di Giovambattista, Zeljko Pantelic, ha auspicato una seria riflessione della proprietà giallorossa: “Io pensavo che nella notte potesse succedere qualcosa. Le società sono lì anche a valutare quello che è il momento. Fonseca lo cambierei adesso? Credo sia un bene per tutti”.

Questo il commento di Roberto Pruzzo a Radio Radio Mattino Sport&News.

“Io penso che se Allegri non vada a Roma sarebbe meglio. Meglio così, che se ne torni a Torino. Deve essere un onore poter andare sulla panchina della Roma, non deve essere una forzatura. E quindi se lui ha ritenuto di non poter accettare, perché la squadra non è nelle prime quattro, è molto meglio che se ne vada da un’altra parte.

Un’ora di partita è stata giocata bene, interpretata bene anche se hai avuto degli infortuni da subito che nel proseguo della partita hanno condizionato. Su questo aspetto credo che bisognerebbe parlare con gli addetti alle preparazioni. Io non me ne intendo, non ho mai voluto affrontare questo argomento perché non saprei da che parte iniziare. Gli infortuni ci sono e sono tanti e pesanti. E ieri sera ne abbiamo avuto la riprova.

Il crollo è stato verticale. Non c’è stata proprio, nessuna possibilità di attenuare questo crollo della mezz’ora finale. Al sessanta la Roma era 2 a 2, poi ha preso un gol con il portiere che ci ha messo tanto del suo, poi ha preso un rigore che non esisteva. Da lì già si vede quando la squadra non ne ha più neanche di testa e fai un casino, vai 4 a 2 e la squadra si è sciolta letteralmente.

Sono crollati in quella maniera lì. Quindi le attenuanti non ci sono, perché non ci possono essere. Mezz’ora a quel livello lì non la puoi giocare, piuttosto ti arrocchi dietro. Questo non l’ho capito. Nel senso che il primo tempo, lo ripeto, la squadra era messa bene, ripartiva nei momenti giusti e ha fatto il suo. Nel secondo quando capisci che non ne hai proprio più, ma mettiti lì, fai una barricata, fai un fortino, cerchi di limitare i danni. Invece la squadra non ne ha avute neanche mentalmente.

E quindi Fonseca è ancora al suo posto. Io pensavo che nella notte potesse succedere qualcosa. Le società sono lì anche a valutare quello che è il momento. Fonseca lo cambierei adesso? Credo sia un bene per tutti.

Fonseca è indifendibile. Quando tu stacchi la spina in campionato, e noi lo abbiamo detto già da un po’, allora ti aspetti che nella partita decisiva tu abbia una squadra nelle condizioni di poter dare un contributo. Se tu poi a un certo punto vedi che non ce n’è proprio più dopo un’ora, con chi te la devi prendere? Sì, pure con i calciatori che non hanno le pal**, che non hanno quella cattiveria. Ma è l’allenatore che trasmette delle situazioni. E lui non è più in grado di tenere su questa squadra: è evidente. Arriva la partita decisiva e ne prende sei, la squadra è sulla ginocchia.

Ieri sera è stata un’umiliazione. Non c’erano le condizioni per prendere una batosta del genere”.