Incomunicabilità e legami. I due poli della famiglia. Durante tutta l’emergenza sanitaria si è parlato spesso di economia, società o sanità ma non allo stesso modo si è parlato della famiglia e di come vengono affrontate tante difficoltà.

“Nelle migliori famiglie” è il nuovo libro di Angelo Mellone, Vicedirettore di Rai 1. Pubblicato da Mondadori il 6 aprile 202, il romanzo si occupa proprio di analizzare le difficoltà dei rapporti interpersonali di fronte alla sofferenza e agli ostacoli che la vita, spesso, ci costringe ad affrontare.

Con Angelo Mellone, Antonio Guidi e Francesco Vergovich discutiamo proprio di famiglia, amore ma anche dell’attività lavorativa del dirigente in Rai. Ecco l’intervento completo a “Un giorno speciale”.

“Io ho scelto accuratamente la costruzione di questi personaggi. Ci sono due caratteristiche di questo libro che posso raccontare. Intanto i due protagonisti si conoscono da ragazzi, perciò una storia di due persone che crescono insieme. E si conoscono talmente tanto bene che iniziano a darsi per scontati. In più sono fortunati perché non è mai arrivato qualcosa per mettere alla prova questa unione. Aver scelto di non metterci nessun intervento di terzi incomodi nella loro separazione e il fatto di averli fatti così ricchi mi ha permesso di analizzare l’aspetto dei sentimenti. Entra in crisi la loro relazione, non perché arriva qualcun altro.

Mi servivano due polarità enormi e il primo è il punto di innesco per una crisi: una morte per incidente. E dall’altro una potenziale tragedia che li costringe a fare i conti. Io descrivo due persone che si sono amate tanto che però alla prima difficoltà e al primo momento in cui la coppia richiede condivisione, sacrificio o empatia, la coppia stessa si sbriciola con velocità. E in un ambiente poi quasi neutro, un ambiente dei sentimenti, un pezzettino alla volta si riscoprono.

Qual è la mia nuova sfida in Rai? Non lo so ma per una ragione molto sincera: ho scoperto che amo follemente quello che faccio. Ho preso dei programmi agricoli, privi di identità, ma li ho trasformati in un programma di racconto della bellezza italiana. Del territorio, dell’identità nazionale“.