Un anno di Covid, un anno in cui è cambiato ben poco. Invece di prendere le misure contro il virus, di adottare i giusti protocolli e di incentivare le terapie, la strategia sembra sempre la stessa: chiusure, lockdown, restrizioni, coprifuoco

Eppure c’è chi da ormai tredici mesi suggerisce al Governo l’adozione di strumenti diversi contro il coronavirus. C’è chi ha scritto al Governo per spiegargli gli errori che sta commettendo. Ci sono centinaia di medici che si sono uniti infrangendo le indicazioni delle istituzioni perché ritenute errate. Ma basterebbe l’evidenza dei dati per capire che la strada perseguita da un anno non è quella giusta.

Tra chi si sta battendo per denunciare gli errori commessi e richiedere l’adozione di una diversa strategia del Governo c’è il magistrato Angelo Giorgianni. Ecco cosa ha detto sulla sua battaglia nell’intervista a ‘un Giorno Speciale’ con Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

“Io vivo – racconta Angelo Giorgianni – con grande disagio questa situazione. La Carta Costituzionale la abbiamo idolatrato perché racchiude tante battaglie e sacrifici, è grondante del sangue delle persone che hanno lottato per garantire a noi i diritti. Nella prima parte della Costituzione ci sono delle libertà che fanno parte del codice genetico dei cittadini di tutto il mondo. Rispetto alla violazione delle norme che devono presidiare uno Stato di diritto abbiamo fatto un numero impressionante di denunce e segnalazioni. Noi crediamo nelle istituzioni, ma dobbiamo distinguerle dagli uomini.

Così come in ogni società ci sono persone che sbagliano, anche tra i magistrati ci sono persone che sbagliano. Il quadro che è uscito da indagini più o meno recenti è drammatico e ha fatto venire meno la fiducia dei cittadini. La gente si chiede se la giustizia sia subalterna a questo pensiero politico. Ci si chiede se oltre a un pensiero, una informazione, un partito politico unici non ci sia anche un partito unico dei giudici. Io devo dire di no. Sono convinto della buona fede della maggioranza dei miei colleghi. Credo che, come i cittadini italiani, siano stati plagiati da una informazione a senso unico. Le verità diverse non sono state veicolate.

Siamo stati quindici mesi in vigile attesa, oggi sono tutti pronti a riconoscere che la vigile attesa ha determinato tantissime morti inutili. E’ stata una strage. C’è anche la questione delle autopsie che noi abbiamo richiesto a gran voce, abbiamo mandato una pec al presidente Conte e al ministro Speranza nell’aprile 2020 per notificare gli errori diagnostici e terapeutici e per dire ‘state attenti ci sono le terapie efficaci’. Abbiamo detto che non c’è bisogno di correre con un vaccino sperimentale se ci sono dei rimedi da adottare. Il presupposto su cui è stata autorizzata la somministrazione è un falso presupposto: che non ci fossero le terapie efficaci”.