Quando la stampa diventa primo testimonial di un Presidente del Consiglio. Se siete alla ricerca di qualcosa che rappresenti a dovere il potere attrattivo di Draghi nei confronti di un certo potere internazionale non potete ignorare il titolo di qualche giorno fa del Financial Times “Delinquent Italy turns into model European”.
In casi come questi non è necessaria nemmeno la traduzione per comprendere che tipo di descrizione viene fatta del nostro Paese. Uno schiaffo all’Italia, accompagnato però da un elogio al Premier Draghi, il quale ne elogia l’operato anche in termini di credibilità aumentata.
A far discutere è soprattutto il termine utilizzato dalla testata britannica ‘Delinquent’, con riferimento alla condizione in cui sarebbe stato lo Stivale (ovviamente prima dell’arrivo dell’ex banchiere della Bce).
La pagina del Financial Times è stata commentata in diretta dal giornalista, esperto di economia, Fabio Dragoni che è intervenuto ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich. Questo il suo commento a “Un giorno speciale”.
“Effettivamente gli inglesi usano il termine ‘delinquent’ con una certa scioltezza anche nel definire un debitore moroso. Rimane la profonda offesa nei confronti del Paese, perché l’Italia non è morosa per nulla.
La definizione di delinquent non mi trova assolutamente d’accordo perché l’italia non è inadempiente. Innanzitutto se è inadempiente bisognerebbe chiedersi nei confronti di chi, dal momento che l’Italia è un contributore netto al bilancio dell’Unione europea. Quindi perché un’offesa così gratuita nei confronti del nostro Paese.
Su questi luoghi comuni i mezzi di informazione che tu hai citato non è che alzano il dito per dire ‘scusate, c’è qualcosa che non va’. No, danno eco e amplificano come dire: ‘vedete come passiamo male all’estero, ovviamente per colpa vostra’. Perché chiaramente il ragionamento di chi scrive queste cose, come il Michele Serra di turno o Luca Bottura è: ‘Io sono bravo, se tutti gli italiani fossero come me saremmo il migliore Paese al mondo. Ma siccome la maggior parte degli italiani è come te, che stai acquistando questo giornale e mi stai leggendo, guarda che figura ci fai fare’.
I lettori dovrebbero trarne le conseguenze, di fronte cose di questo tipo. E’ già la seconda volta che abbiamo avuto un salvatore: era un altro Mario”.