Incredibilmente la Corte Suprema brasiliana ha annullato tutte le condanne per l’ex Presidente Lula. Avevamo visto nei mesi precedenti che alcuni giudici, uno in particolare, avevano poi confessato il metodo con cui Lula era stato soggetto a giudizio e poi condannato. Un metodo sostanzialmente di corruzione, un metodo che non entrava nel metodo di eventuali reati che ci possono sempre essere, ma addirittura ne inventava di sana pianta e non permetteva alcuna difesa. Sostanzialmente si è trattata di una persecuzione contro un candidato che era stato Presidente e poteva diventarlo ancora.

In questo senso va chiarita molto bene la posizione brasiliana. Nel Brasile la grande foresta amazzonica è il vero tesoro del paese, ma è il tesoro di tutto il mondo. Su questo tesoro ci sono le mani delle famiglie proprietarie di una gran parte del territorio stesso. Sostanzialmente meno del 10% delle grandi famiglie di latifondisti possiede l’80% di tutta l’Amazzonia. Ecco il motivo per cui cercano un Presidente come quello che c’è adesso, Bolsonaro, che sostanzialmente è asservito a quegli interessi lì e fa di tutto per favorirli. A cominciare dal fatto che non ha perseguito né coloro che hanno appiccato gli incendi due anni fa, e neanche ha cercato di spegnere gli stessi.

Dunque adesso è tutto molto chiaro. Il progetto era di spodestare Lula, che invece la foresta e gli Indios difendeva, per mettere al suo posto qualcuno che trasforma quella foresta in merce per chi deve fare ancora denari e più denari in un paese in cui le disuguaglianze sociali ed economiche sono fortissime. Quindi è molto chiaro chi è e che cosa rappresenta il filo-nazista Bolsonaro, perché lui stesso si è detto simpatizzante per alcune idee molto carine dei movimenti nazionalsocialisti. E’ sostanzialmente colui che serve per distruggere un posto unico al mondo e ridurlo agli interessi di pochi.

Sarebbe il caso adesso che i cittadini brasiliani prendessero coscienza di questa situazione e spodestassero, appena si può, Bolsonaro da un posto che evidentemente non è adeguato a mantenere. Potrebbe fare la stessa fine di Trump, e sarebbe un altro ottimo colpo per liberarsi di chi intende il sovranismo come un modo di impadronirsi di territori e ricchezze, e non spartirli con nessun altro. Da questo punto di vista il sovranismo ci interessa molto poco.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi