“Serve una legge contro gli infermieri no-vax”: questa la tesi del professor Matteo Bassetti emersa oggi in un’intervista all’agenzia di stampa Agi. Un parere che sta facendo discutere per la perentorietà con la quale il virologo dell’Ospedale San Martino di Genova ha chiesto che “chi non si vaccina per il Covid dovrebbe essere allontanato dal lavoro”, anche se il suo riferimento è solo per una specifica categoria, ovvero quella dei sanitari.

A rispondere in diretta a Bassetti, ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari, è stato il filosofo e saggista Diego Fusaro, il quale contesta chi ha l’idea di imporre il vaccino, sostenendo che non vi è sicurezza del fatto che chi si vaccina sia immune e non trasmetta il virus.

“Mi hanno colpito queste dichiarazioni. Perché se davvero il vaccino bloccasse la trasmissione del virus allora bisognerebbe dire che il discorso come quello di Bassetti, che bisogna imporre il vaccino al personale medico sanitario è inoppugnabile. Però se veramente chi fa il vaccino può contrarre il virus e diffonderlo, allora mi pare più debole l’argomento del professor Bassetti. Questo è il punto. Bisognerebbe sempre educare le persone, non costringerle e minacciarle con la perdita del posto di lavoro.

Al professor Bassetti domanderei: per quale motivo bisogna licenziare chi non si vaccina, considerato il fatto che anche chi si vaccina può contrarre e diffondere il virus. Perché non dà il buon esempio? Perché è diseducativo? Perché rischia di ammalarsi? Su quale base vorrei capire. Se posso contagiarti quanto con il vaccino quanto senza, perché mi devi imporre il vaccino se lavori in ambito medico?

Se effettivamente chi si vaccina nuoce e trasmette il virus come chi non si vaccina, bisogna riconoscere la possibilità per il soggetto di essere libero. Il vulnus dell’argomentazione è questo: può qualcuno costringermi a sottopormi a un vaccino i cui effetti potranno essere, c’è scritto testualmente su bugiardino, potranno essere di un certo tipo in futuro e non sappiamo ancora di che tipo”.