“No a chiusura totale: prima di parlare di Pasqua pensiamo a cosa migliorare a marzo” ▷ Rixi (Lega)

Si parla già di Dpcm Pasqua, o meglio del primo Dpcm Draghi che dovrebbe dare direttive sulle misure che verranno adottate dal 6 marzo e fino al mese successivo, festività pasquali comprese.

Ha fatto discutere la reazione del leader leghista Matteo Salvini che in Senato ha dichiarato: “Mi rifiuto di pensare ad altre settimane o mesi di chiusura, se ci sono situazioni locali si intervenga, ma parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italiani”.

Tensioni nella maggioranza già al primo provvedimento – non ancora uscito peraltro – oppure la situazione è sotto controllo?

Per saperne di più Stefano Molinari e Luigia Luciani ne hanno parlato con l’Onorevole della Lega Edoardo Rixi. Ecco cosa ha detto.

“La speranza è quella di avere nel mese di marzo una dotazione di vaccini e una procedura di somministrazione diversa dal passato. Quello che chiediamo è la massima prudenza, ma in zona gialla ci sia la possibilità per esempio di aprire i ristoranti la sera.

È ovvio che è difficile governare una nave che è già in alto mare e in tempesta, però quello che vorremmo è cercare di avere meno chiusure possibili e territorialmente limitate e prima di dire chiudiamo a Pasqua vediamo come arriviamo a quel periodo. E soprattutto una chiusura generalizzata è diversa da chiusure locali. Non escludo che a Pasqua ci sia qualche area chiusa, mi auguro che non ci sia tutta l’Italia chiusa”.