Nuovo governo, vecchie abitudini: la sorte del nuovo esecutivo si gioca sul filo del rasoio, pochi i nomi chiave per avere una maggioranza, molto in ballo, anche considerando il fatto che le poltrone, dopo l’entrata in vigore della legge approvata con il referendum dello scorso settembre, saranno ancora meno a breve.
L’uomo del momento è il sindaco di Benevento, ma più come uomo dello Stato, che come amministratore: quel Clemente Mastella che ha fatto parte di diversi esecutivi e che ora assapora una nuova importanza coi suoi senatori “responsabili”, o meglio “costruttori”, come amano farsi chiamare dopo il discorso di fine anno del Capo dello Stato.

In passato ne sarebbero serviti 161, ora basterà che i ‘sì’ battano i ‘no’ per avere una nuova maggioranza, ma non è ancora chiaro quali siano, né se effettivamente si presteranno al gioco dopo l’apparente riapertura di Italia Viva al dialogo per un nuovo esecutivo.
A tal proposito Clemente Mastella è stato eloquente in diretta a ‘Lavori in Corso’: sentite cosa ha detto a Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Noi siamo ‘responsabili’ ma non fessi, non siamo i ‘polli’ di Renzi. Se qualcuno pensa che poiché ha visto la mala parata, allora tenta di riaccordarsi, e ovvio che noi non ci stiamo. La maggioranza che prima era data dai tre partiti più Italia Viva, oggi è data dai tre partiti più i responsabili… se poi si aggiunge anche Italia Viva a me va benissimo. Non vogliamo essere utilizzati per sminare Renzi. È giusto allargare, ma non a scapito dei responsabili. Io sono d’accordo che più è larga la maggioranza e meglio è“.