Nel discorso di Pericle agli ateniesi tenuto nel 431 a.C. come ci racconta Tucidide c’è un ragionamento molto chiaro: della politica si dovrebbero occupare i migliori, quelli che si sono distinti nella società civile, non tutti. Il senso della democrazia non era il potere del popolo, ma il governo del popolo. Cioè: il popolo al potere, al governo, non una dittatura illuminata che governa un popolo che delega. Un concetto molto differente.
La riflessione che voglio fare è che una democrazia dovrebbe essere una cosa nella quale comanda il popolo. Oggi siamo in una clickocrazia, una cosa nella quale comandano i click.
Il mondo si sta trasformando: la tecnologia e la paura, controllate da menti che evidentemente hanno studiato i grandi classici, sono perfettamente in grado di plasmare la volontà.
Oggi siamo in una situazione nella quale la moneta per come la conosciamo sparirà. Lo prevedo, tra qualche anno avremo delle monete private che sostituiranno le monete pubbliche, torneremo indietro in epoca prebabilonese quando c’erano di fatto delle monete di multinazionali. Tutto questo sarà fatto perché la democrazia sarà apparente: la clickocrazia è il potere apparente e non sostanziale di una democrazia totalmente falsata.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’economia umanistica con Valerio Malvezzi
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