L’Italia è da sempre uno dei paesi più virtuosi al mondo per quanto concerne il risparmio privato: parliamo di quasi 2000 miliardi di deposito in conto corrente.
Bene, quei depositi sono ora il nuovo bottino su cui vogliono mettere le mani i potentati internazionali, e vanno messi in protezione.
Bisognerebbe farlo puntando ad un collocamento dei titoli di Stato italiani in mano alle famiglie e alle imprese nostrane, in modo che i risparmi trovino una collocazione sicura con un buon tasso d’interesse.

Come è accaduto ad esempio per i “famosi” BTP Italia. Famosi per modo di dire, perché hanno tenuto totalmente all’oscuro le famiglie e le aziende italiane sull’emissione di questi titoli che avevano una serie di ingredienti positivi: parliamo infatti di una scadenza di 5 anni, di un tasso dell’1,4% e di un premio fedeltà per detenzione fino a scadenza dello 0,8% con indicizzazione all’inflazione nel caso in cui fosse salita.

Questi titoli, perfetti per famiglie e imprese, sono stati emessi totalmente all’oscuro di queste ultime.

Bisognerebbe far sì che il risparmio privato delle famiglie torni ad essere il naturale polmone finanziario per gli investimenti pubblici e privati con la garanzia della presenza dello Stato, sul modello giapponese.

Quello che va fatto immediatamente è quindi mettere in essere tutte le azioni utili per sottrarre i titoli di Stato dalle mani della finanza speculativa internazionale. Diminuirebbero gli interessi passivi e verrebbe evitata la speculazione sui titoli derivati che, come sappiamo, causano decine di miliardi di costi finanziari addebitati poi al bilancio pubblico italiano.

Inoltre così facendo il debito pubblico diverrebbe il risparmio privato degli italiani, ma per far sì che questo accada è necessario favorire nuove offerte di collocamento dei BTP Italia riservate esclusivamente a soggetti residenti con priorità alle famiglie e alle imprese e precluse agli investitori non residenti.

E’ fondamentale anche che tutti i titoli BTP Italia siano defiscalizzati e non possano essere oggetto di alcuna procedura di pignoramento, di mail-in, di imposta patrimoniale o di altre forme di prelievo forzoso o di esecuzione giudiziaria.
In questo modo gli italiani troverebbero molto vantaggioso togliere i propri risparmi dalle banche e metterli nei titoli italiani.
Così il debito pubblico si trasformerebbe in risparmio privato.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo


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