Tutte le incognite della Juventus a poche ore dall’esordio in Champions League. L’antipasto delle prime uscite in campionato hanno fatto storcere il naso a molti sulle sorti future dei bianconeri. Le scelte tattiche e di formazione di Andrea Pirlo, debuttante assoluto al ballo degli allenatori, necessitano di tempo e ulteriori spiegazioni.

La vittoria contro la Sampdoria e i due striminziti pareggi al cospetto di Roma e Crotone non hanno convinto gli osservatori più attenti.

Sul tema Juventus si è espresso oggi, sulle colonne  del Corriere dello Sport, Roberto Perrone che ha spiegato in diretta la sua tesi

Questa è la prima dal 2010 che comincia il campionato senza sapere cosa è. Perché ci sono state tutta una serie di situazioni. Un cambio di allenatore inaudito perché si è preso un grandissimo campione che però non ha fatto niente di gavetta. Si è laureato allenatore mentre gli dicevano di cominciare ad allenare. Da una settimana all’altra è passata dalla panchina neanche toccata dell’Under 23 a quella della prima squadra.

Perfino la Juventus di Conte, che avviò la rivoluzione del 2011, dopo 3 giornate si era capito cosa era. Non ancora a livello tattico, perché cambio nella famosa partita di Napoli e cominciò con il 3-5-2 che poi non ha mai abbandonato. Però nelle prime giornate si vedeva un’impronta. In questa Juventus non si vede ancora niente.

C’è stato un cambiamento radicale proprio nell’approccio. Basti pensare all’innesto di tanti giovani. La Juventus ha sempre usato i giovani, negli ultimi anni, per le plusvalenze. E’ una Juventus che vive alla giornata che si sta costruendo a poco a poco. Comunque se trova la quadratura, e la rosa è al completo, è ancora la più forte di tutte

Idee contrapposte sviscerate nel corso di ‘Radio Radio Lo Sport’ da Franco Melli e Alessandro Vocalelli

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Franco Melli

Secondo me questa Juve non riuscirà mai a diventare e una grande Juve. Pirlo doveva essere messo nelle condizioni migliori ed invece credo sia stato messo nelle condizioni peggiori. Il centrocampo è stato completamente rifatto e inventato. Si sente ancora molto l’assenza di un regista come il miglior Pjanic. Poi non si capisce Pirlo, se è perché vuole dimostrare di essere il più bravo di tutti o per necessità vera e propria, ma gioca con 3 ali e 2 giovani che non avrebbero mai giocato con un altro allenatore. Mi riferisco a Frabotta e Portanova. In difesa Chiellini ormai è un giocatore sul viale del tramonto. E’ stato preso Chiesa che, dal mio punto di vista, non serve. Chiesa che si trova nel suo peggior momento. Sembrava la promessa di un grande campione, invece oggi si è completamente incartato.

Alessandro Vocalelli

Io non sono d’accordo su nulla, rispettando ovviamente l’opinione di Franco Melli. Io andrei cauto con giudizi definitivi dopo 3 giornate di campionato, considerando anche quello che succede nel resto d’Europa. In Spagna il Cadice batte il Real Madrid. In Inghilterra l’Aston Villa, che l’anno scorso si è salvata all’ultima giornata, è seconda in classifica dietro l’Everton. Questo è un campionato influenzato da tutto quello che è successo nella fine della stagione scorsa. Non ci sono state amichevoli e non c’è stata sperimentazione. Non è un caso che in testa c’è il Milan, a cui vanno tutti i miei complimenti, ma che nel derby aveva 11 giocatori uguali allo scorso anno. La Juventus a Crotone ha giocato con 6 giocatori su 10 nuovi rispetto all’anno scorso. Questi sono fattori di cui dobbiamo tener conto. Nel momento in cui alla Juventus torneranno Ronaldo, Dybala, Alex Sandro, Chiellini, De Ligt e qualcun altro inizieremo a capire quale è la vera Juve.

Nel frattempo questa sera i bianconeri affronteranno in terra ucraina la Dinamo Kiev (ore 18.55 live anche su Radio Radio) per il primo esame nella massima competizione europea.