Ferita europea per la Juventus. Il cantiere ancora apertissimo dei bianconeri ha perso senza appello contro un Barcellona troppo superiore.

Il timoniere Andrea Pirlo, orfano di alcuni tasselli come Ronaldo ed Alex Sandro, ancora non riesce a maneggiare il giocattolo che ha in mano. La formazione bianconera accusa uno squilibrio tattico che espone la difesa a costanti pericoli senza adeguate coperture.

Sullo scivolone di ieri sera contro il Barcellona hanno discusso le nostre Teste di calcio

melli

Franco Melli

E’ stata una lezione di calcio del Barcellona alla Juventus. Perché, al di là della sconfitta, la cosa che ha fatto sensazione è il dominio continuo del Barcellona che a volte ha dato la sensazione di scherzare contro una squadra che non si può chiamare Juventus. Questa è una non squadra in mano a un non allenatore.

Alessandro Vocalelli

Se dobbiamo giudicare oggi, non c’è dubbio che la Juventus ha giocato male. Però io, del Milan di Sacchi, ho sentito dire le cose peggiori. L’ho sentito dire, in alcuni momenti, della Juve di Allegri. Penso che sicuramente c’è molto da lavorare però prima di bocciare un allenatore e una squadra dopo 5-6 partite, tra l’altro in condizioni complicate con diverse assenze, aspetterei. Perché il calcio ribalta le situazioni e, magari, certi giudizi fra 3 mesi rischiano di essere singolari.

Stefano Agresti

Io pretenderei un po’ di logica nelle scelte di Pirlo. Ho la sensazione che lui debba un po’ normalizzarsi perché vuole fare il fenomeno. Quando hai una squadra appena presa in mano, bisognerebbe gestirla con meno presunzione. Il fatto che lui giochi con tanti giocatori offensivi mi sembra quasi che non si renda conto della realtà. Per me questo è il suo grande problema. Giusto dare tempo a Pirlo, ma credo che Pirlo abbia idee pericolose. Mi sembra che la Juventus sia messa veramente male in campo, senza criterio. Dall’anno scorso c’era un problema a centrocampo che non è stato risolto. E’ una squadra troppo sbilanciata che non ha equilibrio.

Luigi Ferrajolo

Ieri sono rimasto colpito dal marchio della squadra in collettivo. Questo è l’aspetto folgorante. Tutti accarezzano il pallone. La lezione di calcio resta a prescindere. Però voglio dire alcune cose. Prima di tutto dire di mandare via adesso Pirlo mi sembra una bestialità. Se lo scegli sai di andare incontro a un azzardo, quindi devi sostenerlo con competenza e fiducia fino alla fine della stagione e poi si vedrà. Pretendere che, uno che non ha mai allenato una grande squadra o in assoluto, convinca tutti mi sembra un po’ assurdo. La Juventus non è una squadra. Da una parte c’era un’orchestra, dall’altra c’era una banda di bravi ragazzi. Individualmente ci sono giocatori irriconoscibili. L’unico a salvarsi, con tanta sfortuna, è stato Morata.