Cartelli “no mask” affissi sulle vetrine dell’agenzia immobiliare “Labirinti” di Carlo Laurenzi. Un messaggio, quello del titolare dell’azienda di Forlì, volto a mostrare a tutti la sua posizione riguardo la proroga dello stato di emergenza da Coronavirus e le nuove disposizioni contenute nel Dpcm di ottobre. “Chi rinuncia alla libertà per avere sicurezza, non merita né libertà, né sicurezza”, cita uno dei cartelli. “È vietato entrare a chi indossa la mascherina”, menziona un altro.
Marco Di Maio, Deputato di Italia Viva e cittadino della stessa Forlì, ha segnalato il comportamento di Laurenzi attraverso i social: “Un gesto di pessimo gusto – scrive su Facebook – soprattutto considerate le tante vittime mietute dal Covid, le sofferenze che sta provocando e gli enormi disagi che sta producendo per milioni di italiani. Inqualificabile”.
Marco Di Maio e Carlo Laurenzi si confrontati ai nostri microfoni. Ecco com’è andato il dibattito a ‘Lavori in corso’.
“C’è un’attività che ha deciso di inibire l’ingresso a tutti coloro che indossano la mascherina. E credo che questo sia un messaggio grave e negativo, soprattutto in questi giorni che aumentano i contagiati. Esorterei a togliere determinati cartelli e rivalutare l’utilizzo della mascherina. E’ l’unico modo che abbiamo per limitare i contagi.
Io ho commentato il fatto che, a mio parere, è irresponsabili lanciare questo tipo di messaggi. Sono morte 35.000 persone a causa del Covid. Un richiamo al rispetto delle norme andava fatto, nell’interesse della comunità dove si vive. La pandemia sta colpendo tutti”.
“E’ da marzo che sto combattendo. Mi sono informato, quando scopro che tutti i canali di informazione parlano con una sola voce dicendo determinate cose e le voci contrastanti venogono messe a tacere comincio a preoccuparmi. In Italia si sentono sempre entrambe le voci. Per il Covid no, è una malattia mortale e tutti i morti son dovuti a questo o che il nostro Governo non ha sbagliato nulla.
Ci sono cose che vanno discusse e da noi non è possibile, allora ho cominciato a farlo utilizzando la mia vetrina. La legge dice che è vietato entrare nei luoghi pubblici con un volto coperto. Io sto rispettando le leggi. Nessuno ha avuto nulla da dire, tra poliziotti o vigili”.
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