Samuel, frontman dei Subsonica, questa domenica 20 settembre suonerà al Teatro Romano di Ostia Antica, con Alessandro Bavo (LNRipley), Tozzo (Linea 77) e Giulio Piola (Bandakadabra), per proporre un live che ripercorrerà tutta la sua vita di ricerca sonora; dal “Il Codice Della Bellezza”, suo primo album solista, ad alcuni brani acustici dei Subsonica.

Intervenuto in diretta con Leo Kalimba, ecco cosa ha raccontato.

“Il lockdown ha generato una prigionia fisica, ma in me che lavoro di creatività ha scatenato una libertà mentale, emotiva; anche perché questo momento drammatico, di buono, ci ha fatto vivere per un breve tempo fuori dalle scadenze, fuori dalla ripetitività delle giornate, con un tempo libero sospeso che potevamo utilizzare come volevamo. Io l’ho usato per fare quello che amo, la musica. Nella sfortuna ho avuto la fortuna di avere in mano le chiavi del mio studio quasi dentro casa mia. Da solo a scrivere musica, è stato un momento davvero mistico.

Il mio rapporto con Roma? Roma la amiamo tutti, è stata una delle città che più ha capito la nostra musica coi Subsonica. Io qui poi ci ho vissuto 7 anni, è diventata per me una seconda casa. Quando torno, come farò ora per il concerto mi fa sempre piacere.

Come posso commentare i fatti di razzismo in America? La discriminazione in ogni campo è un apostrofo negativo nella vita, difficile pensare alla diversità come un problema, è una ricchezza“.


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