Quest’oggi la Lega ha presentato una mozione di sfiducia sul ministro Azzolina, dopo l’apertura con luci e ombre delle scuole. Tutto questo a pochissimi giorni dalle elezioni regionali che vedranno la sfida tra i partiti della maggioranza e quelli dell’opposizione.

Gian Marco Centinaio, senatore della Lega, è intervenuto a Lavori in Corso spiegando il significato della mozione di sfiducia presentata in Parlamento. Si è detto preoccupato dal fatto che nelle scuole i problemi sono tanti, così tanti da sembrare scuole da terzo mondo.

“Non è solo la riapertura della scuola, le prospettive per l’anno scolastico sono imbarazzanti. La mozione di sfiducia non avviene come un fulmine a ciel sereno. Il ministro ha voluto fare di testa sua, noi abbiamo assistito a una serie di balletti sulle proposte come i banchi, il numero degli insegnanti, le entrate con gli orari scaglionati.
Negli istituti scolastici manca praticamente tutto, non viviamo in Burundi, per i figli di mia sorella sembra che hanno iniziato la scuola in un paese del terzo mondo o in un posto terremotato. Il 14 di settembre non era il day after in cui doveva andare tutto bene o tutto male, ma era l’apertura dell’anno scolastico. E non è andato bene e su questo va giudicata la Azzolina.
La mozione non è un atto politico, il parlamento riparte in questi giorni con tutte le attività e quindi sono i tempi giusti, non potevamo farla prima dell’inizio della scuola.

Qui siamo veramente all’anno zero, ero in un convegno in Toscana oggi per parlare di agricoltura 4.0 e molti ci raccontavano che in molte zone non funziona manco il cellulare. Noi dobbiamo permettere ai nostri figli di fare una vita migliore o pari a quella che abbiamo fatto noi.
Sulla dichiarazione di Prodi, prendo volentieri il professor Prodi per mano e lo porto a far vedere qualsiasi scuola italiana a caso. Lo invito e se è disponibile lo faremo insieme. E vediamo che cosa succede, se è solo l’1% della popolazione scolastica a vivere questa esperienza di difficoltà a scuola”.

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