La notizia che Palazzo Chigi abbia prorogato di altri otto anni il segreto di Stato sui documenti del Sismi riguardanti la strage di Ustica, a quarant’anni di distanza dall’evento, mi lascia stupito, amareggiato ed incredulo.

Sui difetti della politica italiana, tra nuovo e vecchio, non c’è soluzione di continuità. Un unico filo triste e continuo.

La mistificazione e la menzogna che diventano costantemente la vera linea di azione dell’attuale politica italiana mi sconvolge per il cinismo, la spregiudicatezza e l’inganno con cui viene portata avanti.

Dinanzi ad atti così chiari ed ineludibili, le chiacchiere, gli artifizi e la propaganda si sciolgono come neve al sole.  

Per gli attuali governanti evidentemente il popolo non deve sapere.

Forse il popolo non è in grado di capire?

O forse, ancor peggio, il popolo non è degno di conoscere la verità?

Ricordo che il popolo è l’essenza della democrazia e per la Costituzione è l’unico sovrano della Repubblica.

Un Paese dove si muore in maniera criminale senza sapere perché, non è un paese civile.

Come del resto nascondere, occultare ed ostacolare l’accertamento della verità non sono comportamenti degni di un paese civile.

Enrico Michetti