RANUCCI ► “La prossima pandemia, quella seria, sarà formata da chi non è stato curato in questi mesi”

Sembra che ogni giorno qualche nuova ricerca ci metta in guardia su una probabile seconda ondata che dovrebbe rivelarsi nel mese di ottobre: “La seconda sarà peggio della prima”, azzarda qualcuno. Tentativi di creare allarme? Esiste una possibilità concreta che ciò accada? La verità, forse, è che le idee sono poche e confuse e nessuno può sapere con certezza che cosa accadrà. A distanza di mesi dal primissimo allarme, tuttavia, si possono iniziare a fare le prime considerazioni.

Se proprio si deve parlare di nuova pandemia, secondo il conduttore e giornalista di Report Sigfrido Ranucci, allora forse ci si dovrebbe concentrare sulle vittime che parallele alla pandemia: quanta gente non si è potuta curare per altre patologie nei mesi in cui ogni energia era canalizzata sul Covid?

Se n’è parlato in diretta a ‘Un giorno speciale’. Ecco cosa ha detto Ranucci a Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

RANUCCI ► “La prossima pandemia, quella seria, sarà formata da chi non è stato curato in questi mesi”

La “nuova” pandemia

“Noi abbiamo fatto puntate abbastanza documentate sull’antibiotico resistenza. Noi siamo il paese che conta più morti, ma quest’anno ci sono state meno morti per infezioni nosocomiali perché magari gli ospedali sono stati frequentati meno. Io ti dico anche un’altra cosa, la prossima pandemia, quella seria, sarà formata da tutti quei pazienti che non sono stati in questi mesi accolti negli ospedali. Ci sono persone che non hanno potuto fare la chemioterapia in questi mesi. Io vorrei tornare a monte del problema, le pandemie ci sono e ci sono sempre state, ma c’è un problema di antibiotico resistenza. Noi siamo il paese che in Europa ha avuto più morti per un batterio e non abbiamo ancora preso precauzioni, ancora non abbiamo applicato il piano nazionale per curare l’antibiotico resistenza o per prevenire l’antibiotico resistenza”.

Il piano pandemico

E poi un’altra cosa, non puoi bloccare un paese sulla gestione di una pandemia. Io mi chiedo se sia un caso che la Germania abbia contato meno morti, che è il paese che tra coloro che dovevano realizzare il piano contro le pandemie è quello che lo aveva aggiornato di più, fino al 2017, noi invece come la Spagna abbiamo scritto un piano nel 2006 e abbiamo fatto il copia e incolla di quel piano. Noi non siamo stati su questo quando lo abbiamo detto. Né sono stati presi provvedimenti. E questa è la cosa più grave. Se si dovesse ripresentare la pandemia, io vorrei sapere, quali provvedimenti sono stati presi? Noi abbiamo trasformato i nostri ospedali in incubatori di virus e batteri”.


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