Con l’ipotesi di un Governo con il Pd, quindi filo europeista, Berlusconi sta per rendersi protagonista del più grande paradosso della storia politica attuale. In pratica vuole essere reintegrato dai suoi carnefici.

Per capire meglio dobbiamo fare un passo indietro. Giugno 2011, St. Moritz, riunione del Club Bilderberg a porte chiuse. I vertici delle cancellerie europee sono riuniti insieme ai membri del cartello finanziario internazionale. Sono quelli che vogliono la testa di Berlusconi, che sta facendo resistenza su Mes e vincoli europei.

A quella riunione partecipa anche un tale Mario Monti insieme ai potentati bancari che proprio in quel periodo avevano avviato una serie di speculazioni sui mercati. Quelle che hanno causato la crisi dello spread e il conseguente Governo di Mario Monti.

Intanto proprio a luglio 2011 arriva la sentenza della Corte d’Appello di Milano, che obbliga la Fininvest di Berlusconi a risarcire con 560 milioni la Cir di Carlo De Benedetti. Tempismo perfetto.

Berlusconi intuisce allora di essere sotto assedio e di avere solo due scelte:

  • immolarsi per la patria, vedendo crollare il suo impero
  • cedere e lasciare che il Paese venga commissariato dall’esterno

Assistiamo in quel periodo al golpe perfetto. Berlusconi proprio ora sarebbe disposto ad un Governo col Pd, ad un accordo con la Merkel e ad aprire al Mes. Trovo davvero difficile commentare una tale rinuncia ad ogni residuo di dignità.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo


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