La questione dell’aborto in Umbria continua a far discutere ovviamente. La prima cosa che dovremmo sottolineare è che l’aborto non è certamente un metodo anticoncezionale e anzi viene vissuto ed è un dramma per qualsiasi donna. Detto questo dunque il maschio dovrebbe un po’ farsi da parte perché c’entra molto poco in quello, almeno sulla decisione. Perché sul quel corpo, il corpo della donna, quello che partorisce, decide solo la donna.

Questo già si diceva al tempo in cui l’aborto in Italia non era legge e poi è stato infine ottenuto. Ottenuto per altro grazie ad un referendum ma, tutto sommato, con la mancata contrarietà feroce della Democrazia Cristiana che era allora al Governo, quasi paradossalmente. Oggi invece stiamo assistendo a questa specie di piccolo ritorno al Medioevo sul corpo delle donne fatto da un Presidente di Regione donna, cosa che è ancora più bizzarra e difficile da sopportare.

Dette però queste cose, c’è una legge che in Italia consente alle donne di abortire entro un certo periodo e per le loro motivazioni che non debbono essere giudicati da tribunali o da medici, sono soltanto le loro e così ci dobbiamo regolare. Quindi non ha proprio nessun senso discutere sul fatto che novanta giorni siano abbastanza per formare un feto, la differenza che c’è tra una persona e invece una vita. Insomma, questo conta relativamente. Qui si discute di una Legge che va applicata, la 194, per la quale molte persone si sono battute in tutti questi anni.

Va anche ricordato che le statistiche che si potevano tirare a proposito degli aborti clandestini in Italia, prima del referendum che permettesse l’obbligazione della legge sull’interruzione di gravidanza, erano sostanzialmente quasi il doppio di quelli che poi sono arrivati ad essere in tempi di legalizzazione. Dunque proibire alle donne di abortire, o renderlo molto difficile, le mette nelle condizioni di rivolgersi ad aborti clandestini o ad altre modalità che spesso sono anche pericolose.

Dunque cerchiamo di non riportare il paese in un’oscurità perché come dicevo anche ieri tu se vuoi, se credi, se pensi e hai certi valori e certi principi semplicemente non abortirai nemmeno quando ti toccherà e ne avrai la possibilità. Ma lasci liberi gli altri, che non la pensano come te, di godere liberamente e in maniera convinta di una legge dello Stato.


GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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