La cosa più triste di questi Stati Generali è che sono solo una droga mediatica. Serve a mantenere viva l’attenzione del giornalismo sul nulla.

Il Presidente del Consiglio un giorno dice che abbassiamo l’Iva e quello dopo che ci dobbiamo ripensare. Dice che dobbiamo abbassare il cuneo fiscale, poi che dobbiamo andare per gradi.

Senza scomodare i Cetto La Qualunque o i comici che raccontano che i delfini torneranno sulle spiagge, basta ascoltare cosa dicono i partiti che sostengono il Governo: abbassiamo le tasse, più lavoro per tutti… Quelle frasi che in un film comico non ci starebbero male. Di fatto siamo al nulla più assoluto.

Le imprese non hanno avuto un euro di contributo a fondo perduto, molte di loro non hanno ricevuto i contributi Inps, la cassa integrazione ad alcuni lavoratori non è arrivata, molti contributi non sono arrivati. E sapete quanti miliardi sono stati presi dalle aziende tramite il sistema bancario? Il 9% delle domande arrivate, non il 9 % dei finanziamenti erogati. Perché il dato pubblico di quanti finanziamenti sono effettivamente stati erogati non c’è. E cosa vuol dire? Che probabilmente il dato è talmente vergognoso che non hanno nemmeno il coraggio di pubblicarlo.

Il sistema imprenditoriale è al collasso, solo un cieco può far finta di non vederlo: il 9% rispetto al 100% degli aventi diritto è niente! Se in una società privata un manager sbagliasse il budget del 91% sarebbe licenziato in tronco. E loro vanno a Villa Pamphili a fare Giuseppe XVI con i suoi cortigiani. E’ una vergogna.

MalvezziQuotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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