Mentre in Italia stiamo facendo dei decreti di semplicità che constano di 400 pagine, con i commercialisti che stanno impazzendo per cercare di dare risposte ai loro clienti, nessuno dà risalto alla notizia più importante. Cioè che la Corte costituzionale tedesca ha detto delle cose pesantissime.

Ha detto che:

  1. Gli stati membri sono i padroni dell’Europa e che l’Europa non è uno Stato federale.
  2. La BCE, aiutando gli stati membri, sarebbe andata oltre le proprie prerogative.
  3. Il quantitative easing, quella manovra che aveva fatto Draghi per monetizzare i deficit dei vari paesi, non piace ai tedeschi, quindi attenzione: non dobbiamo più farlo!
  4. Quando il quantitative easing operava aveva dei paletti, c’erano delle regole, oggi che la BCE dice che per aiutare gli stati membri è disposta a togliere certi paletti i tedeschi dicono che no, non è possibile quando ci sono i paletti figuriamoci senza.
  5. Cosa bisogna usare? Il Mes.
  6. La Bundesbank deve chiedere alla Banca Centrale Europea dei chiarimenti entro tre mesi, chi ha un rapporto di forza quindi?
  7. Se i chiarimenti non piacciono la Bundesbank deve vendere i titoli, cioè non deve più partecipare alle operazioni con la BCE.
  8. La Bundesbank ha ordine di attenersi a ciò che dice la Corte costituzionale tedesca, cioè si pretende che tutta la Banca Centrale Europea dipenda dalla Corte costituzionale tedesca.

Cambiando i modi, mettendosi una cravatta invece di una mimetica, non è forse analogo a ciò che fecero i tedeschi nella seconda guerra mondiale?

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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