L’Italia, secondo Valerio Malvezzi, potrebbe trasformarsi. Potrebbe passare da “inferno fiscale” a paradiso fiscale, al pari di Svizzera, Olanda e Irlanda. I modi per farlo non sono complessi, ma sono scelte politiche e la politica, si sa, è lei a essere complicata.
“Siamo in una tagliola – spiega l’economista – e non ne usciremo se non usciamo dall’euro! Ci vuole qualche politico che dica chiaramente che questa è la linea da prendere senza se e senza ma”.
I passaggi per riuscire a risollevare la nostra economia e per diventare un paradiso fiscale il Prof. Malvezzi li ha spiegati chiaramente in questo intervento. Ecco cosa ha detto a Francesco Vergovich e Fabio Duranti a ‘Un giorno speciale’.
“Come usciamo da questa situazione? Sarò eretico: bisogna alzare l’inflazione! Dobbiamo farla esplodere e far abbassare sensibilmente le tasse. Quantitative easing? Non serve. L’inflazione non aumenta se stampi moneta come vi hanno raccontato. Aumenta quando il verduriere si può permettere di alzare i prezzi. Aumenta se il barista vende più caffè. Se il macellaio vende più carne. Aumenta perché c’è un eccesso di domanda rispetto all’offerta. E come si fa in un paese ad alzare l’inflazione? Mettendo dei soldi nelle tasche dei lavoratori, aumentando i salari. Bisogna fare due leve: la politica fiscale e la politica monetaria: tasse, spesa pubblica e tasso di cambio.
Noi non abbiamo la possibilità né di agire sulla politica fiscale, né di agire sulla politica monetaria. Perché una l’abbiamo ceduta a una BCE, cioè una banca centrale che non è una banca pubblica, e l’altra l’abbiamo ceduta a una organizzazione sovranazionale non democratica che si chiama Commissione Europea“.
“La trappola dell’euro è fatta così: perché non possiamo alzare i salari? Perché in un sistema di cambi fissi con una moneta che è sopravvalutata rispetto a noi e sottovalutata rispetto ai tedeschi, che si chiama euro ma in realtà è un marco tedesco mascherato, perderemmo produttività. Cioè non venderemmo più i prodotti italiani e compreremmo prodotti esteri. Di fatto negli ultimi vent’anni abbiamo tagliato i salari e i diritti dei lavoratori. All’opposto, se alzassimo i salari esploderebbe ancora di più il problema del debito-pil”.
“Quindi siamo in una tagliola e non ne usciamo se non usciamo dall’euro! Ci vuole qualche politico che dica chiaramente che questa è la linea da prendere senza se e senza ma. Non che poi quando vanno al Governo cambiano opinione per paura del ricatto dello spread.
Bisogna alzare l’inflazione perché è il modo migliore per fare il giubileo del debito. Per aumentare l’inflazione bisogna mettere soldi nei salari e abbassare le tasse sulle imprese, così svaluti il debito e così fai ripartire l’Italia. Ecco perché io dico che bisogna fare dell’Italia un paradiso fiscale”.
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