Ci sarebbero molte cose da dire per cominciare questa settimana che, naturalmente, comincia sotto i segni più brutti e più negativi, con questo grave incremento esponenziale dei contagi. Dobbiamo ancora raggiungere il picco dell’epidemia da corona virus, ma qualcosa la possiamo dire all’etere sulle altre cose, come per esempio su quello che si doveva fare e che forse non si è fatto, ma che si potrebbe ancora essere in tempo a fare.

Prima però dedichiamo un po’ di tempo a quello che è accaduto.

Chiunque abbia divulgato la notizia della chiusura sostanzialmente di un gran pezzo del nord Italia (che vedremo come si farà a far rispettare), chiunque abbia fatto questo, che però mi interessa in secondo luogo, mi ha portato ad interrogarmi sul ruolo della stampa, dei giornali e dei giornalisti in generale, perché ho letto dappertutto grandi assunzioni di responsabilità. Tanti giornalisti da Gianni Riotta a tanti altri hanno detto “Il dovere del giornalista è di pubblicare le notizie“, io non sono per niente d’accordo. Quello è certamente il dovere, ma va valutato situazione per situazione.

Mettiamo che tu abbia delle notizie importanti sulla identificazione di un colpevole di omicidio, le divulghi prima che venga catturato? Ammettiamo che ti trovi in una situazione come quella dell’epidemia o di una guerra, divulgheresti i piani nazionali se li avessi conosciuti?  Parleresti delle strategie se qualcuno te le avesse confidate? Insomma, riveleresti i particolari che potrebbero essere lesivi della sicurezza nazionale o della sicurezza delle persone? Ecco, questo è esattamente quello che è stato fatto, perché da questo ne è scaturito quel vergognoso fuggi fuggi alla stazione di Milano, una cosa che in nessun’altra parte del mondo si sarebbe vista, ma di questo parleremo in un altro momento.

Quello che voglio dire è che non ne posso più di questi giornalisti che pensano di essere dèi e di avere come missione quella della verità a tutti i costi, senza però conoscere qual è il costo della verità e senza conoscere qual è il motivo di opportunità. In questo caso, chiunque abbia avuto la notizia, avrebbe fatto meglio a starsene zitto, ma per il suo egoismo personale e per la sua voglia di eccellere, altro che ricerca della verità, l’ha pubblicata prima di quanto si sarebbe dovuto fare e questo è un comportamento assolutamente vergognoso.


GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi


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