Ne abbiamo la prova: il nuovo governo sarà l’esecutivo dell’élite per l’élite, dell’Unione Europea e dei mercati.
La prova di cui parliamo è il messaggio di saluto alla diplomazia italiana del nuovo Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nel quale ha esposto le linee programmatiche del nuovo governo giallofucsia.
“I migranti saranno la priorità, bisognerà superare i regolamenti di Dublino“, ha detto Di Maio, “bisogna essere leali ad UE e NATO“: ecco la base della prossima sudditanza dell’Italia all’Unione Europea.
Il ministro grillino quindi non solo ha preso le distanze dai tentativi di sovranismo del precedente governo, ma anche da quanto ha fatto quest’ultimo nell’asse aperto con Cina e Russia. E’ chiaro che il nuovo esecutivo sarà interamente atlantista, agli ordini di Bruxelles e di Washington.
Importante è anche la parte trattata da Di Maio sulla questione migratoria: i migranti saranno la priorità, si badi, i migranti, e non i lavoratori.
Ecco che dunque, come si presuppone, il nuovo governo giallofucsia in nome delle sante parole dell’accoglienza e dell’immigrazione deporterà masse di migranti garantendo l’abbassamento dei salari e il super sfruttamento capitalistico.
Non a caso il noto rotocalco turbomondialista “Repubblica” ha scritto su Di Maio: “Il capo politico dei 5 Stelle si rifugia alla Farnesina: dovrà ricostruire la propria immagine“.
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