INTERVISTA+A+GIUSEPPE+DI+BELLA+%E2%96%BA++%26%238220%3BViviamo+in+una+societ%C3%A0+refrattaria+alla+verit%C3%A0%2C+questo+si+riflette+sulla+ricerca%26%238221%3B
radioradioit
/2019/12/intervista-a-giuseppe-di-bella-%e2%96%ba-viviamo-in-una-societa-refrattaria-alla-verita-questo-si-riflette-sulla-ricerca/amp/

Tecnologia

  • Featured

A lezione di cultura dalla Svezia: perché i bambini tornano a scrivere a mano e abbandonano i tablet

Vi è una novità importante, degna della massima attenzione, che vede protagonista la Svezia. Il paese scandinavo, infatti, ha deciso di cambiare rotta, o più precisamente di invertirla, secondo la figura che i velisti qualificano come strambata. Almeno per quel che riguarda la scuola si tratta di un vero e proprio mutamento radicale.I bambini svedesi da quest'anno troveranno sui banchi carta, penna e calamaio, non più dunque gli ormai collaudatissimi e ovunque presenti supporti tecnici come i tablet. Questa decisione, che decisamente risulta controcorrente, è maturata alla luce di una ricerca. Una ricerca che ha mostrato come i bambini educati a scuola con i soli supporti tecnici presentino non trascurabili problemi di apprendimento. Si segnala ad esempio una difficoltà nella lettura e anche nella scrittura. E così la Svezia ha deciso di tornare alle tradizionali carta e penna. Una decisione importante che ci segnala, tra le altre cose, la decisiva funzione svolta dai metodi tradizionali di apprendimento, quelli che, in nome della marcia del progresso declaritato in claritatem, si era ritenuto opportuno superare a beneficio della tecnica e dei suoi ritrovati più recenti.Con ciò è avvalorata la tesi secondo cui non tutto ciò che viene dopo è meglio necessariamente di ciò che c'era prima. In molti casi valgono davvero le celebri parole di Verdi: "tornare all'antico, sarà un progresso"Ecco, è interessante la vicenda della Svezia perché rappresenta una sorta di risveglio, per ora timido, e non certo di massa rispetto all'incantesimo del progresso tecnocratico, quel progresso tecnocratico che finisce senza che ce ne avvediamo sempre di più per governarci, generando in noi l'illusione di esserne i padroni. Il dispositivo classico della tecnica è messo a fuoco da autori del Novecento decisivi come Martin Heidegger in Germania o come EmanueleSeverino in Italia, i quali, pur con  prospettive differenziate, hanno bene adombrato come l'uomo si illuda di essere il signore della tecnica proprio quando in realtà ne è signoreggiato.Con le grammatiche di Heidegger, l'uomo pensa di disporre della tecnica quando invece ne è disposto, ed egli finisce senza vedersene per essere l'utilizzato. Der Gebrauchte, diceva Heidegger, il quale si spingeva anzi a sostenere che l'uomo in balia della tecnica finisce per diventarne un giocattolo.Questo aspetto è interessante, soprattutto se si considera che viviamo in un tempo di ipnosi collettiva, tecnocratica, in grazia della quale ci illudiamo che la tecnica sia la panacea universale, possa risolvere ogni problema e magari anche dispensarci dalla fatica del pensare. A parte il fatto che la stessa locuzione, intelligenza artificiale, così di moda, è ampiamente ingannevole, dato che l'intelligenza si distingue dal calcolo. Le macchine potranno calcolare benissimo, ma non saranno mai in grado di pensare, se per pensare intendiamo filosoficamente la capacità di questionare sui temi fondamentali, sull'essere e su Dio, sulla trascendenza e sull'ente in quanto tale. Insomma, la Svezia si sta risvegliando ed è da sperare realmente che si tratti di un incipit di risveglio collettivo presto o tardi destinato anche ad arrivare, speriamo il prima possibile in verità, anche nella nostra Italia.

2 anni ago
  • Featured

Il “Digital act” cambia le regole dei social ▷ Duranti “Una scusa per togliere la parola a tutti”

Il 25 agosto è iniziata una nuova era per le più grandi piattaforme social. Facebook, TikTok, Google e altri grandi…

2 anni ago
  • Video

5G, il documento della Svizzera sulle radiazioni: i veri rischi? Ecco quali sono

Avanza il tempo, avanza anche la tecnologia. Anche se in Italia a progredire tecnologicamente, ma non solo, si fa fatica.Basti…

2 anni ago
  • Featured

Il 5G è pericoloso? Non per i motivi che vi dicono

L'onda elettromagnetica abbassa la sua intensità logaritmicamente nello spazio.Già questo potrebbe aiutare a far chiarezza dopo un gran baccano sollevatosi…

2 anni ago
  • Attualità

Si fa impiantare cinque microchip sotto pelle: non veniteci a parlare di progresso e libertà

Sui principali quotidiani nazionali leggiamo di un italiano che per primo si è fatto impiantare il microchip sottocutaneo. Più precisamente…

2 anni ago
  • Video

Intelligenza artificiale, “stiamo già perdendo” ▷ L’esperto avvisa sul futuro delle macchine

ChatGpt è davvero peggiorata?E' d'obbligo analizzare nel corso del tempo l'evoluzione dei processi tecnologici e le sue scoperte.L'intelligenza artificiale ha…

2 anni ago
  • Featured

ChatGpt diventa ‘stupida’? ▷ “Abbiamo caricato le intelligenze artificiali di troppe aspettative”

L'intelligenza artificiale sembrerebbe attraversare un momento di regressione che preoccupa i cultori della programmazione e da sollievo ai più scettici.…

2 anni ago
  • Speciale 2

Musica e intelligenza artificiale: flop o rivoluzione tecnica?

Nel periodo storico in cui l’essere umano sta sviluppando e perfezionando una convivenza a tratti ostile con i software di…

2 anni ago
  • Featured

Il mistero che mette sotto scacco l’IA ▷ “Vi spiego ciò che nemmeno la scienza sa sulla mente umana”

Provate a rispondere a questa domanda: cos'è la forza di gravità?Molto probabilmente i più dotti, immediatamente risponderanno: "Nell'Universo due corpi si…

2 anni ago
  • Video

La risposta definitiva all’IA: cos’è l’intelligenza naturale ▷ “Un’arma contro il modello che vogliono imporci”

Le dinamiche che si aggirano attorno alla fatidica intelligenza artificiale sono diverse: c'è ovviamente chi ne è a favore, chi…

2 anni ago