INTER: CON IL FLUMINENSE L’ULTIMO CAPITOLO DI UNO PSICODRAMMA – Il Mondiale per Club si chiude subito per Juventus e Inter, entrambe eliminate già agli ottavi di finale. I bianconeri hanno lottato con il Real Madrid, ma si sono dovuti arrendere a un gol nella ripresa del giovane Gonzalo Garcia, classe 2004. Nonostante un buon avvio, la squadra di Tudor è uscita a testa alta contro un avversario più forte. Più amara, invece, l’eliminazione dell’Inter, battuta 2-0 dal Fluminense e travolta da polemiche interne e tensioni post-partita che ora aprono interrogativi profondi sul futuro nerazzurro.
Contro il Fluminense, la squadra di Chivu è apparsa scarica, priva di idee e, soprattutto, di energia. I brasiliani sono passati in vantaggio dopo appena tre minuti con Cano, e nonostante qualche fiammata (tra cui un palo colpito da Lautaro Martinez), i nerazzurri non sono mai davvero riusciti a invertire la rotta. Il gol del 2-0 firmato Hercules ha chiuso una partita deludente e segnato l’ennesima delusione di una stagione che, nel finale, ha visto sfumare rovinosamente tutti gli obiettivi del club nerazzurro: dallo Scudetto alla Coppa Italia, passando per l’umiliazione in finale di Champions League contro il PSG.
Dal torneo, l’Inter incassa comunque 33 milioni di euro, ma il bilancio sportivo è ben più amaro. Doveva essere l’occasione per chiudere l’anno con un segnale forte, è diventata invece l’ennesima ferita aperta.
Il volto della delusione è quello del capitano, Lautaro Martinez, che ai microfoni di DAZN ha lasciato andare uno sfogo durissimo: “Questo era un ultimo obiettivo con la poca forza che ci era rimasta. Mi dispiace tanto, non voglio mai perdere, ma qua bisogna volerci stare. Chi vuole stare resta, chi no può andare via. Ho visto cose che non mi sono piaciute”.
Un attacco senza nomi, ma dai toni chiari, che ha acceso il fuoco nel gruppo nerazzurro. Lautaro ha poi aggiunto: “Io sono il primo responsabile, ma da soli non si fa nulla. Chiedo scusa ai tifosi, è stata una stagione stancante, ora dobbiamo riposare e ripartire”.
Il riferimento implicito era al compagno Hakan Calhanoglu, secondo quanto confermato dallo stesso presidente Marotta, ma né il capitano né il tecnico Chivu hanno più voluto approfondire. “Non buttiamo benzina sul fuoco”, ha tagliato corto l’allenatore, nel tentativo di calmare le acque.
A sintetizzare perfettamente il momento nerazzurro è stato il giornalista Stefano Agresti, che ha commentato così l’eliminazione: “Il Mondiale per Club era una bella occasione, soprattutto per l’Inter. La Juventus ha avuto avversari forti, ma è uscita con dignità. L’Inter, invece, ha sfruttato poco e male questa possibilità. Doveva essere una rivincita dopo la stagione complicata, e invece è stato un disastro”.
Parole dure, che culminano in un’analisi ancora più impietosa: “È un’occasione che i nerazzurri hanno buttato via. E oltre a questo, è deflagrato tutto. In un mese e mezzo, per l’Inter, l’annata è passata da entusiasmante a un vero e proprio psicodramma. Uno psicodramma sportivo, che ha cambiato tutto in pochissimo tempo.”
La sensazione è che l’estate dell’Inter sarà lunga e piena di nodi da sciogliere: leadership interna, gestione del gruppo, eventuali cessioni, e la capacità di ripartire con motivazioni e idee nuove. Il Mondiale per Club doveva essere un trampolino, è diventato un detonatore. La squadra di Chivu è apparsa svuotata, e le parole di Lautaro hanno fatto emergere fratture profonde. A settembre si riparte. Ma con quali certezze?
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