Le nuove linee di guida del Ministero dell’Economia e Finanze, poste in consultazione questa settimana, prevedono ben 85 pagine dedicate al cosiddetto dialogo di sostenibilità tra piccole e medie imprese e banche, imponendo ben 45 indicatori per creare una carta di identità verde delle aziende. Che meraviglia!
Questi indicatori riguardano aspetti ambientali, rischi climatici, rifiuti, discriminazione di genere, codici etici, sicurezza del lavoro. Le PMI sono gradualmente chiamate a comunicare al mercato informazioni sulle loro performance di sostenibilità, “fondamentali” per investitori e istituzioni finanziarie.
Le PMI dovrebbero ottenere significativi benefici da questo sforzo informativo, misurare meglio i rischi, pianificare gli investimenti, migliorare l’ accesso a finanziamenti con costi ridotti, resistenza a shock energetici e ambientali e un rafforzamento competitivo grazie a prodotti e servizi più sostenibili.
Per facilitare l’onero informativo, le microimprese dovranno concentrarsi solo su 17 indicatori prioritari. Secondo il Sole 24 Ore questo patrimonio informativo orienterà i comportamenti del mercato e l’accesso al credito, penalizzando chi non si adegua. Ecco dov’è la fregatura. Cioè se tu non trovi il tempo per perdere tempo a fare queste cose sarai penalizzato. Queste nuove regole tuttavia sollevano dubbi.
Guarda un po’, non si valuta più il cash flow ma la sostenibilità la cui misurazione è interna, è incerta e nonostante non vi siano scadenze fissate da norma si afferma che le dinamiche di mercato influenzeranno l’accesso al credito più delle leggi scritte. La codifica, l’imposizione di tali regole fuori dal circuito democratico, sollevano preoccupazioni sulla libertà di impresa.
Allora ve lo dico chiaramente: questa è follia, demagogia, chiaramente tutta ipocrisia e questa cosa sta sfocalizzando il focus delle aziende dallo shareholder approach allo stakeholder approach. Io in questi giorni sto facendo appuntamenti commerciali con nuove imprese che vogliono venire da me in consulenza, oggi ne ho viste due, domani altre quattro, mercoledì altre cinque.
Tutti gli imprenditori mi dicono: “ma chi ha il tempo per occuparsi di queste stupidaggini“? Ecco allora, cari amici, se avete piacere di occuparvi di cose serie potete andare sul sito valeriomalvezzi.it e chiedermi un appuntamento, perché qui stiamo veramente perdendo il lume della ragione.
La strategia delle imprese deve essere mirata a fare denaro, mirata a pagare le tasse, dare da mangiare alle famiglie, creare reddito, salute, lavoro, ricchezza per gli imprenditori.
Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica Spiegata Bene con Valerio Malvezzi
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