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Politica

Crisi di governo, Draghi verso le dimissioni

Mario Draghi è uscito dal Senato e si è diretto verso Palazzo Chigi. Pe poi dirigersi domani verso il Quirinale, dove probabilmente rassegnerà le sue dimissioni, di nuovo. Intanto arrivano i primi effetti di questa giornata al cardiopalma. Mariastella Gelmini lascia Forza Italia: “Questa Forza Italia non è il movimento politico in cui ho militato per quasi venticinque anni: non posso restare un minuto di più in questo partito”. Fatale per la Ministra per gli affari regionali e le autonomie la decisione dei forzisti di non votare la fiducia a Draghi.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva lanciato la sfida al Senato: “Chiedo che sia posta il voto di fiducia presentata dal senatore Casini”. La risoluzione prevedeva che dopo le comunicazioni del Presidente del Consiglio si procedesse subito all’approvazione.

A minare la permanenza dell’ex banchiere centrale a Palazzo Chigi non solo il ben noto MoVimento 5 Stelle, ma anche il Centrodestra, che chiedeva un patto per un nuovo esecutivo sempre a guida Draghi ma senza i grillini.

Le reazioni dei leader

“Abbiamo votato cinque volte la fiducia al governo anche quando il risultato non ci soddisfaceva completamente, perché abbiamo sempre voluto vedere il bicchiere mezzo pieno anche quando qualcuno voleva prosciugarcelo”. Lo ha affermato Anna Maria Bernini (Presidente dei Senatori di Forza Italia).

“La giornata di oggi ci ha messo di fronte – per l’ennesima volta – ad uno spettacolo impietoso con la destra e i 5 stelle che rappresentano la peggio politica che meritano i cittadini. “Ha vinto la coalizione Putin contro un uomo per bene e serio – aggiunge poi Carretta – che si è messo con umiltà al servizio delle Istituzioni. Ora che le maschere sono cadute e le forze politiche si sono dimostrate per quel che sono – bisogna lavorare sul piano regionale per raccogliere l’eredità di Draghi in termini di agenda politica e raccogliere il malcontento dei cittadini che hanno capito di chi non potersi più fidare”. Così Niccolò Carretta (Azione).

“In questo giorno di follia il Parlamento decide di mettersi contro l’Italia. Noi abbiamo messo tutto l’impegno possibile per evitarlo e sostenere il Governo Draghi. Gli italiani dimostreranno nelle urne di essere più saggi dei loro rappresentanti”. Lo scrive su Facebook Enrico Letta (Segretario PD).

“Come ho detto al Senato da domani nulla sarà più come prima. Ma oggi c’è da dire solo grazie a Mario Draghi. Orgogliosi di averlo voluto contro tutto e contro tutti. Orgogliosi di averlo sostenuto anche oggi”. Così Matteo Renzi (Italia Viva).

Redazione

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