Continua la polemica sui criteri adottati per l’introduzione del Super Green Pass. La presunta logica medico-scientifica dietro al provvedimento sembra ormai aver lasciato il passo ad una concezione prettamente burocratica e politica. Le limitazioni degli spostamenti, le criticità della logistica, in particolare per gli abitanti delle isole, la difficoltà generali dell’accesso alle cure, hanno sollevato decise obiezioni di merito sulle nuove misure introdotte dal governo Draghi.
L’avvocato Erich Grimaldi, presidente Comitato Terapie Domiciliari, punta il dito contro le indicazioni delle “virostar”, i virologi che dai salotti televisivi mainstream hanno dato informazioni spesso contrastanti e di opaca chiarezza. In particolare a finire sotto la lente d’ingrandimento di Grimaldi il meccanismo medico alla base del super green pass, un sistema che si è rivelato fallimentare nella sua capacità di contenere i contagi e impedire lo scoppio di nuovi focolai.
Ai microfoni di Fabio Duranti l’avv. Erich Grimaldi
“Un primo passo è stato fatto da Amnesty international che con riferimento al contesto italiano ha sollecitato il governo ad ancorare i propri interventi ai principi di legalità, proporzionalità e non discriminazione perché ovviamente è fondamentale capire che nel nostro Paese tu stai adottando dei provvedimenti senza guardare la proporzionalità. Noi non abbiamo tantissima gente in terapia intensiva come l’anno scorso e non abbiamo mille morti al mese. In certo senso l’emergenza sta andando in un modo diverso. In ogni caso questa emergenza non giustifica provvedimenti così coattivi che limitano la libertà personale. Il green pass in queste condizioni dovrebbero averlo solo i guariti”
“Il green pass in queste condizioni dovrebbero averlo solo i guariti perché garantiscono che non si contagiano e potrebbero non contagiare. Non devi fare il green pass al vaccinato perché devi premiarlo, ma devi darlo a chi si fa il tampone poiché il tampone molecolare è l’unica cosa che ti fa accertare che non tu non sia vaccinato. Il green pass rafforzato ha comportato la crescita dei contagi a 200 mila positivi perché tra di loro non si sono controllati con i tamponi. Le virostar del nostro paese sono andate a dire una serie di baggianate . L’unico che sta dicendo le cose come stanno, oggi, è Crisanti”
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