Matteo Salvini è partito col suo tour elettorale per le regionali: da Pompei a Torre del Greco, Gragnano, Eboli e Giugliano. Obiettivo conquistare più voti degli alleati di centrodestra in Campania. A Napoli è scattata la Contro-manifestazione anti-Salvini: gruppi “antifascisti e antirazzisti” hanno annunciato un corteo di protesta poco prima e nei pressi della manifestazione del leader della Lega in piazza Matteotti.
Arturo Scotto, deputato di Articolo 1, è intervenuto a Lavori in Corso, per commentare la vicenda analizzando il rapporto odierno della Lega e il suo leader con il popolo meridionale. Senza demonizzare Salvini, ha espresso sdegno per chi da anni cerca di indebolire il sud mostrando però la faccia da amico.
“Salvini conosce poco il tessuto meridionale, pensa che il sud sia una terra di conquista, ma è un popolo fiero che ha la memoria lunga e sa quanto la Lega negli ultimi 30 anni abbia inciso nell’indebolimento del sud. L’autonomia differenziata era un ulteriore furto nei confronti del paese.
Quella protesta non è stata assolutamente violenta, è stato ironica e gioiosa, nello stile dei napoletani, ma nessuno ha impedito a Salvini di parlare, è lui che ha deciso di non farlo.
Io non ho mai demonizzato Salvini, difendo il suo diritto di andare in campagna elettorale e dire quello che vuole, non condividendo le sue opinioni. Lui gioca sul terreno pericolosissimo degli ultimi contro i penultimi. Quando dice che non c’è più l’insegnamento nazionale, e che gli insegnanti devono essere scelti regione per regione, di cosa stiamo parlando? Può pure fare le manifestazioni col tricolore, ma sempre il verde padano c’è dietro. Su un messaggio di paura magari è scoppiato un rapporto tra Salvini e il sud ma poi lo vediamo, oggi fa fatica qua.
C’è una responsabilità della sinistra che ha lasciato la questione sociale alla Lega che poi l’ha trasformata nella lotta agli immigrati ecc. Dobbiamo ricostruire una connessione con la parte più fragile del paese, lavorando nella direzione di una sinistra che torni a parlare di lavoro per i più fragili. Il posto della sinistra è lì e mi arrabbio quando vedo emergere nella destra personaggi che parlano di questione sociale ma poi dietro celano un discorso di odio“.
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