Così come un tempo Merleau Ponty scriveva “Le avventure della dialettica” per descrivere le peripezie involutive del marxismo, così oggi bisognerebbe forse scrivere “Le avventure del Movimento 5 Stelle“.
Ciò per tratteggiare la parola involutivo-kafkiana che sta caratterizzando un movimento in origine sorto per rovesciare l’ordine costituito, ponendosi come movimento antisistemico per eccellenza.
Tuttavia già da qualche tempo quello grillino, da movimento antisistema che fosse, si è ridefinito come movimento di pieno supporto per il sistema.
Ciò è culminato nella svolta che ha portato i 5 Stelle a “decaffeinarsi” tinteggiandosi di fucsia mediante l’improvvida vicinanza con il Partito Democratico e con le sinistre filobancarie, sempre più nemiche della classe lavoratrice e sempre più palesemente amiche del padronato cosmopolitico no-border.
Questa parabola involutiva si consuma adesso al cospetto del MES, diabolico Meccanismo Europeo di Stabilità.
Il 5 Stelle aveva più volte ribadito con forza la sua opposizione a questo dispositivo. L’aveva fatto anche in ragione del fatto che si era posto in passato come forza antisistemica, e quindi nemica dell’Unione Europea, dell’euro e di tutti i suoi dispostivi, compreso il MES.
Sembra però che questa situazione sia rapidamente venuta mutando e troviamo molti esponenti grillini, neanche di secondo piano, che apertamente appoggiano il MES.
Leggiamo ad esempio di Trizzino, che testualmente dice su Repubblica: “Sì al MES, la sanità italiana ne ha bisogno. Non dividiamoci, serve buon senso“.
Leggiamo inoltre, sempre su Repubblica, che Galizia, deputata e capogruppo in Commissione Politiche Europee, quindi anche in questo caso una figura non proprio marginale, così ha affermato: “Non dico no al MES, ma i soldi bisogna spenderli bene“.
In sostanza il 5 Stelle, o alcune sue figure non secondarie che in passato facevano parte di un movimento ostile al MES, in quanto ostile all’Unione Europea e al suo dispositivo repressivo, liberista e nemico dei lavoratori, adesso apertamente appoggia il Meccanismo Europeo di Stabilità.
Si potrebbe dire che sono posizioni minoritarie, certo, se non fosse che chi invece, come Ignazio Corrao, del partito grillino, sempre onestamente e coerentemente oppositore del MES e del Recovery Fund, è stato temporaneamente sospeso dal MoVimento stesso.
In sostanza il 5 Stelle si sta riconfigurando. Gradualmente sta diventando il partito che puntella l’ordine costituito, che fa da supporto ideologico-politico al nuovo capitalismo globale e alla stessa Unione Europea che fino a ieri avversava o, a questo punto verrebbe da pensare, fingeva di avversare.
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