E’ arrivato il momento della resa dei conti sul 5G in Europa.
I paesi europei infatti, Italia compresa, dovranno scegliere se aprire le porte alla cinese Huawei, contravvenendo alle raccomandazioni americane che intimano di non farlo nella maniera più assoluta, e nel nostro caso contravvenendo anche agli avvertimenti del Copasir, che ha messo in guardia il governo sulla possibilità che i cinesi sfruttino le infrastrutture 5G per questioni legate allo spionaggio.
L’amministrazione Trump è stata dura e categorica, i paesi che non metteranno il ban a Huawei sul 5G rischieranno di interrompere i rapporti di intelligence con gli Stati Uniti e metteranno in discussione persino l’alleanza atlantica.
Noi però continuiamo a fare orecchie da mercante e ad ignorare questi moniti pesantissimi.
L’ala filocinese del Governo italiano in questo momento è predominante e rischia di trascinarci nella nuova guerra fredda tra Usa e Cina contro quelli che sono i nostri alleati storici: le ripercussioni potrebbero essere inimmaginabili.
Siamo sul punto di fare una scelta epocale che scandirà il futuro geopolitico del nostro paese e stiamo affidando tutto ciò a personaggi non all’altezza di questo compito, nonché a membri di task force che non sono legittimati a prenderle.
Il tutto senza dibattito parlamentare e senza dibattito mediatico.
La decisione passa infatti attraverso la scelta sul 5G: cosa farà l’Italia? Sceglierà l’America o la Cina?
Di certo siamo tenuti a saperlo.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo
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