Siamo alleati degli Stati Uniti, alleati minori per essere precisi, e la domanda, a fronte di quanto sta accadendo in questi giorni in Iran, è necessaria: come si colloca l’Italia in questo botta e risposta tra le due nazioni? Che ruolo ha, se ne ha uno?
“Il ruolo dell’Italia in questi fatti non è mai preminente, per motivi oggettivi. I rapporti di forza sono chiari: l’Italia non è una super-potenza e su queste questioni da sempre gioca di rimessa.
L’unica cosa che possiamo fare è di essere da stimolo per l’Unione Europea, cioè cercare di farla intervenire. Ma l’UE è divisa al proprio interno, ha molteplici interessi che divergono, quindi è un’Europa disunita che potrebbe avere voce in capitolo come super-potenza ma in realtà non ce l’ha.
In Italia si discute di Sanremo e Rita Pavone: purtroppo siamo ancora l’italietta che si perde appresso a queste beghe di condominio. Questa è la cartina tornasole del fatto che se stai dietro a queste cose poi non puoi pretendere di avere voce in capitolo sulle cose che veramente contano, cioè su quelle dei grandi giochi europei e internazionali come adesso con lo scenario di guerra che si prospetta”.
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