INTER – Dopo settimane di voci, mezze verità e tensioni post-Mondiale per Club, Hakan Calhanoglu è tornato ad Appiano Gentile e ha rotto il silenzio. Al suo arrivo ha messo fine ai rumors di mercato, rassicurando i tifosi e ricomponendo il gelo con Lautaro Martínez, scaturito dalle parole dure del capitano nerazzurro dopo la sconfitta nella finale.
“Sono contento di essere qui e di iniziare una nuova stagione con l’Inter. Resto qui”, ha detto il centrocampista turco, aggiungendo: “Tutto chiarito con Lautaro, siamo professionisti. Rinnovo? Vedremo…”.
Il caso, dunque, si sgonfia: “Non sono state vacanze facili – ha ammesso Calhanoglu – sono girate tante voci. Ma ho preferito non dire nulla, volevo che i tifosi sentissero la verità dalla mia voce. Sono rimasto sempre in contatto con la società, ho fatto tutta la preparazione in vacanza e torno nelle migliori condizioni possibili”.
Sul nodo con il capitano: “Con Lautaro ci siamo parlati ed è tutto chiarito. Siamo persone mature, dopo la finale avevamo tutti la testa piena. Adesso siamo più rilassati e guardiamo avanti. Quando tornerà dalle vacanze ci abbracceremo”.
Xavier Jacobelli, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio Mattino – Sport e News per commentare la situazione del turco all’Inter. E le sue parole non lasciano dubbi sull’importanza strategica di questa permanenza. In particolare, sottolinea l’impatto potenzialmente devastante che una partenza del turco avrebbe potuto avere per i nerazzurri:
“Il fatto che il centrocampista turco abbia riaffermato la sua intenzione di rimanere in maglia nerazzurra è una gran bella notizia per Chivu. Qualora fosse tornato in patria, tra Galatasaray e Fenerbahçe avrebbe avuto solo l’imbarazzo della scelta. Ma per l’Inter sarebbe stato un problema enorme: sostituire un elemento di così fondamentale importanza nel centrocampo sarebbe stato difficilissimo.”
L’analisi poi si allarga al contesto tattico e alle strategie future: “Ci si avvicina al campionato: manca solo un mese. Il weekend del 24 agosto è dietro l’angolo. Intanto l’Inter si è portata avanti con Luis Enrique, con Sucic, ma gli ultimi due obiettivi – Lookman e Leoni – restano i più importanti.”
La permanenza di Çalhanoğlu apre anche scenari interessanti sul piano tattico. Con l’arrivo di Christian Chivu in panchina e un possibile cambio nell’interpretazione del centrocampo, non è escluso che il turco possa tornare a ricoprire un ruolo più offensivo, simile a quello dei suoi esordi in Germania: meno regista davanti alla difesa, più trequartista a supporto degli attaccanti.
Molto, però, dipenderà dagli sviluppi del mercato. Se dovesse arrivare un giocatore come Lookman, l’Inter potrebbe provare un tridente con Lautaro, Thuram e lo stesso nigeriano, con Çalhanoğlu schierato subito alle loro spalle. Ma una disposizione del genere, pur suggestiva, comporterebbe un forte sbilanciamento della squadra.
Più probabile, almeno nelle prime fasi della stagione, che si riparta dallo schema collaudato dell’era Inzaghi, con il centrocampo a tre e Calhanoglu nel ruolo di play basso. Solo a rosa completata, e in base alla condizione dei nuovi arrivati, si potranno valutare alternative più aggressive.
“La squadra – osserva Jacobelli – sarebbe evidentemente sbilanciata. Io credo che, almeno inizialmente, Chivu non veda l’ora di riproporre lo schema dell’Inter di Inzaghi a centrocampo. Dopodiché, come detto, dipenderà molto anche dalla rosa al completo che l’allenatore avrà a disposizione, se ci sarà Lookman e quale tipo di atteggiamento tattico vorrà assumere l’Inter”.
A suggellare il nuovo clima di distensione, uno striscione speciale ha accolto il numero 20 all’ingresso del centro sportivo: “Onesto, leale, interista: Hakan uno di noi. TVB”. Un gesto che conferma come, al netto dei malintesi e delle sirene di mercato, Çalhanoğlu sia ancora considerato un punto fermo della famiglia interista.
Mentre i primi giocatori si riuniscono per il raduno, per Çalhanoğlu e altri – come Pavard, Bisseck e Zielinski – sono già iniziate le visite mediche e gli allenamenti personalizzati. Presente anche il nuovo acquisto Bonny, al suo primo giorno da nerazzurro.
L’Inter riparte. E, con la permanenza del suo regista, lo fa su fondamenta solide.
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