FRANCIA: ORA IL CRISTIANESIMO VALE UNA MULTA? – Ha fatto il giro della stampa francese la notizia dei giovani pellegrini multati alla stazione di Montparnasse, a Parigi, per aver intonato il canto latino Jubilate Deo al termine del tradizionale pellegrinaggio di Pentecoste verso la cattedrale di Chartres. Un gruppo di adolescenti, parte di una folla di 7.000 giovani cattolici, è stato sanzionato con una multa di 60 euro da parte della sicurezza ferroviaria. Il motivo? Inquinamento acustico. Una spiegazione che però non convince, soprattutto alla luce della tolleranza dimostrata in altre manifestazioni pubbliche.
Come sottolineato dal corrispondente di Mediaset Leonardo Panetta, in diretta su “LAVORI IN CORSO“, la questione si inserisce in un contesto più ampio: quello della laicità “alla francese”, sancita dalla Costituzione, ma sempre più percepita come asimmetrica. “In Francia si è appena celebrata la festa del sacrificio islamica con manifestazioni pubbliche e canti in strada, e nessuno ha sollevato problemi”, osserva Panetta. Questo alimenta la percezione di un “double standard” in cui alcune religioni vengono tollerate e altre, come il cattolicesimo, scoraggiate. Un paradosso in un paese che si professa laico e imparziale verso ogni fede.
L’intervista si è poi allargata a una riflessione più ampia sullo stato sociale delle grandi città europee. Il caso francese non è isolato. Parigi, nelle scorse settimane, è stata teatro di disordini urbani legati ai festeggiamenti per la vittoria del Paris Saint-Germain. Un clima che richiama le recenti rivolte a Los Angeles, esplose in seguito a tensioni sociali profonde e diffuse. “Non si tratta solo di celebrare – spiega Panetta – ma di canalizzare tensioni represse, spesso legate a immigrazione, disuguaglianze e difficoltà economiche”.
Il cuore dell’intervista tocca una domanda chiave: ci sarà un effetto imitativo? In Francia, Belgio, Gran Bretagna, dove le fratture sociali si allargano, l’esempio americano – dove la polizia ha evitato di reagire con forza per non aggravare la situazione – potrebbe fare scuola. “C’è un crescente timore tra i governi europei”, osserva Panetta, “che l’immigrazione incontrollata, combinata alla frustrazione giovanile, possa innescare fenomeni simili”. La mancanza di risposte concrete al problema migratorio rischia di diventare la miccia perfetta.
A margine, anche una riflessione sulla comunicazione e sul modo in cui i media statunitensi mostrano la violenza: coprono gli insulti sulle auto bruciate ma non le molotov. Un contrasto che rivela una forma di puritanesimo ipocrita che oscilla tra censura e spettacolarizzazione della realtà. Una società che, come sottolineato ironicamente da Molinari, “non ti fa dire una parolaccia ma ti fa vedere la guerra civile in prima serata”.
In un mondo attraversato da tensioni religiose, culturali e sociali, anche un semplice canto liturgico può diventare un atto politico. Il caso dei pellegrini multati in Francia rivela quanto sia sottile oggi il confine tra espressione religiosa e ordine pubblico. E quanto l’Europa, osservando gli Stati Uniti, rischi di seguire una traiettoria pericolosa, fatta di frammentazione, repressione selettiva e tensioni latenti pronte a esplodere.
Domenica sera allo stadio Maradona, il Napoli ospita la Juve del grande ex Luciano Spalletti.…
Bruttissima notizia per un noto allenatore di calcio italiano: i tifosi si stringono attorno a…
Kenan Yildiz potrebbe lasciare a bocca aperta tutti i tifosi della Juventus. Questa decisione sarebbe…
Giornata infernale in arrivo nella capitale: in questa data ci sarà uno stop al traffico…
Dopo le tante polemiche arbitrali dei giorni scorsi, Lazio e Milan sono scese nuovamente in…
Dall’ultima audizione in commissione Covid di Goffredo Zaccardi, ex capo di gabinetto del ministro Roberto…