Nel posticipo di questa 32° giornata, un Empoli vivace e aggressivo non basta a fermare il Napoli, che grazie alle reti di McTominay (doppietta) e Lukaku acciuffa i 3 punti, accorciando nuovamente sull’Inter capolista. A 6 partite dalla fine, la lotta Scudetto è ancora apertissima, anche (e forse soprattutto) per i meriti di Antonio Conte.
Il tecnico salentino sta riuscendo infatti in un’autentica impresa. Nonostante la rosa a sua disposizione sia nettamente inferiore a quella nerazzurra, sta tenendo in vita un campionato che (almeno sulla carta) parlerebbe solo milanese.
Ciò è stato evidente anche questa sera, in una vittoria tutto meno che scontata per il Napoli. Basti pensare che in difesa (contando le assenze di Di Lorenzo e Buongiorno) ancora una volta, sono partiti titolari calciatori come Mazzocchi e Juan Jesus. Il primo viene dalla Salernitana (che in queste settimane sta lottando per non retrocedere in Serie C…); l’altro era uno scarto assoluto della Roma di Paulo Fonseca.
Questo aspetto, a cui si aggiunge anche la mancata sostituzione a gennaio di Kvaratskhelia, va necessariamente considerato quando si analizza il percorso globale degli azzurri. Ed è un dato di fatto: il Napoli ha battuto meritatamente l’Empoli in una partita molto più insidiosa di quanto non dica il risultato.
Sono i toscani infatti ad approcciare meglio al match. In particolare nel primo quarto d’ora, l’Empoli riesce a rendersi molto pericoloso, prima con Gyasi poi con Fazzini e Esposito. Gradualmente però, il Napoli prende sempre più controllo del gioco, imponendosi sugli avversari.
Non a caso, dopo pochi minuti arriva la svolta del match. Al 18° minuto il Napoli passa in vantaggio grazie al primo lampo dei due protagonisti della serata: Lukaku difende il pallone sulla fascia sinistra e serve un gran filtrante per McTominay, che porta palla fino al limite dell’area e calcia forte a incrociare, battendo Vasquez.
Da quel momento, la partita prende una direzione chiara. Nonostante l’Empoli cerchi ammirevolmente di continuare a giocare a viso aperto (sfiorando anche il gol), il Napoli riesce a chiudere definitivamente la partita.
Al 56° arriva la seconda rete degli azzurri, con Big Rom che si leva la soddisfazione del gol dopo l’assist nel primo tempo. Il belga è abile infatti nello sfruttare la palla in area di Olivera, superando il portiere con un mancino preciso sul primo palo. E dopo 5 minuti, ecco il definitivo colpo del K.O: ancora protagonista l’attaccante ex Roma e Chelsea, che dalla sinistra serve un cross al bacio per McTominay. Di testa, lo scozzese non manca il bersaglio e mette fine al match con la sua doppietta personale.
Tra pali e altre occasioni più o meno clamorose, il Napoli culla anche la possibilità del quarto gol, sulla spinta del centrocampista ex United e del suo rivale al premio di MVP, Romelu Lukaku. Nel momento del bisogno, Conte ha potuto contare sulla qualità di due dei suoi giocatori più importanti. Entrambi, infatti, hanno avuto il grande merito di rendere semplice una partita che invece, sin dagli albori, si era rivelata scorbutica.
Apprezzabile la voglia di mister D’Aversa e del suo Empoli di giocare al Maradona a viso aperto e con coraggio. Ma alla lunga, il diverso tasso tecnico delle due rose ha fatto enormemente la differenza. In un match dal doppio esito: il Napoli riesce a tenere il passo dell’Inter; l’Empoli resta penultimo a 24 punti, con l’ombra della Serie B che non smette di aleggiare sul Castellani.
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