“Da lei scende celeste bagliore ad avvolger la terra“, dice un passo attribuito a Omero.
La Luna, il nostro satellite naturale, sta tornando al centro dell’attenzione scientifica e strategica globale. Non è solo una questione di esplorazione: la Luna rappresenta una risorsa cruciale per il futuro del nostro pianeta. Le prossime missioni, guidate da programmi come Artemis della NASA e Chang’e della Cina, mirano non solo a riportare l’uomo sulla superficie lunare ma anche a stabilire una presenza stabile e sfruttare le sue risorse uniche.
Tra queste risorse, l’elio-3 è forse la più promettente. Si tratta di un isotopo raro, depositato sulla Luna dal vento solare, potrebbe rivoluzionare la produzione di energia grazie alla fusione nucleare pulita. È stato stimato che basterebbero 25 tonnellate di elio-3 per soddisfare il fabbisogno energetico annuale degli Stati Uniti, un dato che sottolinea il potenziale economico e ambientale di questa risorsa.
Inoltre, i depositi di acqua vicino ai poli lunari potrebbero supportare la vita umana e fungere da materia prima per il carburante delle missioni spaziali.
“La Luna rappresenta non soltanto l’ispirazione per continuare l’esplorazione spaziale, ma è veramente il futuro di tutti noi, dell’ecosistema terrestre, del pianeta Terra, di un pianeta talmente bello per come lo vedono gli astronauti da fuori, come lo viviamo ogni giorno nella nostra vita quotidiana, che offre una grandissima sfida: quella di riguardare e reimpostare le nostre priorità, le nostre strategie, pensare non soltanto all’oggi, non soltanto all’immediato, ma al futuro, un futuro a lungo termine, un futuro in cui il nostro pianeta continuerà a essere bello come è oggi. E’ tutto quello che dobbiamo fare per fare cosa? Per continuare a crescere l’economia globale. L’unico modo sostenibile per continuare a far crescere l’economia globale senza distruggere l’ecosistema terrestre è tramite di risorse extra atmosferiche, a partire da quelle lunari“.
Ovviamente la Luna non è solo una miniera di risorse: è anche una piattaforma ideale per l’esplorazione dello spazio profondo. Grazie alla sua gravità ridotta e alla posizione strategica, potrebbe diventare un trampolino per missioni verso Marte e oltre. L’Italia, ad esempio, sta lavorando a un osservatorio scientifico polifunzionale sulla Luna per studiare fenomeni cosmici e preparare futuri viaggi interplanetari.
Tuttavia, la corsa alla Luna solleva questioni geopolitiche e legali. E’ stato proprio Roberto Vittori, uno dei più importanti astronauti del panorama italiano, a proporre una regolamentazione per stabilire il trattamento e la proprietà dei materiali extraterrestri reperiti durante le missioni, ma non solo.
Ascoltate l’intervista nel corso della rubrica Astrea, con la giornalista scientifica Rosanna Piras.
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