In una intervista apparsa stamane sul Corriere della Sera Thiago Motta racconta del suo esonero. Le sue parole rivolte ai dirigenti della Juventus sono riassumibili in un concetto: “mi serviva più tempo per far assorbire le mie idee di gioco”. Il commento alle parole dell’ex allenatore della Juventus è di Giancarlo Padovan:
“Dal suo punto di vista serviva più tempo ma alla Juve come altrove non c’è tempo. Motta doveva trovare la soluzione nei tempi che gli sono stati dati, che non è stato poco. Lui è stato esonerato dopo 7 mesi, quindi può rivendicare quello che vuole, ma è rimasto troppo tempo in rapporto ai risultati.
Pruzzo è dello stesso avviso: “Secondo me ha ragione Giancarlo, in relazione al non rapporto che l’allenatore ha avuto con molti calciatori. La Juventus ha speso più di 100 milioni senza sapere che tipo di giocatori ha in mano. Poi la squadra ha scaricato l’allenatore a un certo punto e lì la società deve prenderne atto per non finire una stagione peggio di come sta andando”.
Evidentemente le prestazioni che abbiamo visto tutti e i risultati visti nelle ultime partite non davano nessuna garanzia su un arrivo al quarto posto. Alla Juve c’è meno pazienza degli altri posti se l’obiettivo minimo non è nel mirino. La Juve è andata fuori malamente sia in Champions che in Coppa Italia. L’esonero era nell’ordine naturale delle cose del calcio”.
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